Amici di penna. Imane, simbolo delle Olimpiadi in una società che odia il diverso

Il caso della pugile Imane Khelif ha suscitato uno scandalo, perché si credeva fosse un uomo trans che gareggiava in una categoria femminile. Un pubblico di genetisti improvvisati che parlava di cromosomi XY e di transfobici, che non hanno lesinato in battute squallide e volgari sui suoi probabili attributi maschili. Lei (perché si tratta di una donna), invece, ha vinto l'Oro per il suo paese: un bel pugno in faccia a questa società che odia il diverso Ph. Pixabay Fin dalla cerimonia di apertura (in una giornata di pioggia, dove atleti e capi di stato si ammollavano mentre Macron li osservava, al sicuro, sotto la sua pensilina), sospettavo che queste Olimpiadi sarebbero state subissate di polemiche . A cominciare dall'accusa di blasfemia piovuta - è proprio il caso di dire- sull'esibizione delle drag queen, scambiata per un oltraggio all' Ultima Cena dei 12 apostoli, fino alle diverse lamentele degli atleti sul servizio negli alberghi e agli allenamenti ri...