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Visualizzazione dei post da settembre, 2024

Amici di penna. Imane, simbolo delle Olimpiadi in una società che odia il diverso

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Il caso della pugile Imane Khelif ha suscitato uno scandalo, perché si credeva fosse un uomo trans che gareggiava in una categoria femminile. Un pubblico di genetisti improvvisati  che parlava di cromosomi XY e di transfobici, che non hanno lesinato in battute squallide e volgari sui suoi probabili attributi maschili.  Lei (perché si tratta di una donna), invece, ha vinto l'Oro per il suo paese: un bel pugno in faccia a questa società che odia il diverso Ph. Pixabay Fin dalla cerimonia di apertura (in una giornata di pioggia, dove atleti e capi di stato si ammollavano mentre Macron li osservava, al sicuro, sotto la sua pensilina), sospettavo che queste Olimpiadi sarebbero state subissate di polemiche .  A cominciare dall'accusa di blasfemia piovuta -  è proprio il caso di dire-   sull'esibizione delle drag queen, scambiata per un oltraggio all' Ultima Cena dei 12 apostoli, fino alle diverse lamentele degli atleti sul servizio negli alberghi e agli allenamenti ri...

Psychè. Perché può instaurarsi la dipendenza dai farmaci?

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La dipendenza dai farmaci somministrati durante la terapia può essere considerata essa stessa un sintomo, una prova che qualcosa non è andato come avrebbe dovuto: il paziente deve distaccarsi dallo stato di sicurezza mentale che le medicine gli procurano, iniziare a contare sulle sue nuove certezze e pensare che esse siano state un aiuto temporaneo. Talvolta, capita che le assuma per tutta la vita perché ha paura di ricadere nel suo baratro. Bisognerebbe indagare il motivo Ph. Freepik Durante la mia ultima seduta, io e il dottore abbiamo parlato di un farmaco che dovrei assumere al bisogno, ovvero in quei momenti nei quali l'ansia comincia a crescere e diventare incontrollabile, fino a farmi stare male. Ad oggi, cioè durante questi nove mesi di cura, non l'ho mai utilizzato, perché quelli che assumo quotidianamente hanno svolto egregiamente il loro lavoro , ma non si sa mai. E poi, ha aggiunto provocatoriamente: "Quando sarà passato il suo effetto, ti chiederai: ma sono st...

Amici di penna. Le donne non vengono prese sul serio, a meno che rinuncino a competere con gli uomini

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A meno che non decidano di restare nell'angolino che viene loro riservato, le donne non vengono mai considerate. Non è retorica, è realtà dei fatti: le donne competitive, soprattutto nei settori maschili, qualificate e intelligenti, vengono sbeffeggiate con velenosi promemoria sulla loro condizione femminile, come se  una minor forza fisica, il ciclo mestruale o la gravidanza fossero condizioni di naturale inferiorità. Al le donne che vogliono essere qualcuno viene sempre fatta terra bruciata intorno, e a bruciare i confini è sempre qualche uomo che si sente minacciato Ph. Pixabay Se non fosse per l'obbligo delle tanto amate (e odiate) quote rosa, a volte ci si dimenticherebbe che sulla Terra esistono anche le donne. Donne che lavorano, contribuiscono al PIL del Paese (e potrebbero fare anche meglio, se solo i loro stipendi fossero equiparati a quelli dei loro colleghi uomini) e, in misura minore a causa di quanto detto sopra, all'incremento della demografia.  Almeno sulla...

Letteral_mente. L'isola dove volano le femmine -recensione-

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Alicundi, Sicilia. Una storia che profuma di pane, sudore, tradizioni e rivoluzione socialista. Caterina è una protagonista che parla poco e osserva, e vorrebbe farla lei, questa rivoluzione, unendosi alle majare, le femmine che volano. Esistono davvero o sono allucinazioni provocate dal grano guasto? La Grazia dei libri vi porta alla scoperta del romanzo d'esordio di Marta La Malfa, "L'Isola dove volano le femmine" (Neri Pozza Editore)    Sinossi   Alicudi, 1903. Caterina guarda il corpo gelido e duro come una crosta di pane di Maria, la sua gemella, e pensa che ora la vita cambierà per sempre. Era Maria a scegliere per lei i pensieri giusti da pensare, e adesso chi lo farà al suo posto? Se l’è portata via un male cattivo e tutti in famiglia – dalla bisnonna che non ci vede più bene ma capisce tutto, a Palmira, la madre che ha per la quarta volta un bambino in pancia ma ha perso la testa per il dolore – pensano sia colpa di Ferdinando, che sconta una pena al Castello...

Amici di penna. La sensibilità non ha un senso per chi non la capisce, ma deve averlo per noi

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La sensibilità è un dono, o almeno è così che dovrebbe essere. In un mondo dove vengono elogiati il controllo dell'emotività, la durezza e l'essere sprezzanti del sentire altrui, pare non ci sia posto per persone come noi. E allora, la domanda che spesso mi pongo è "che senso ha, se nessuno ci apprezza"? Ora ho una risposta: il senso deve averlo soprattutto per noi Ph. Freepik Essere sensibile farà di te una persona speciale, e al contempo un facile bersaglio , ma penso che questo tu lo sappia già. Sicuramente, nella tua vita hai dovuto sopportare la cattiveria di chi ti considera una persona debole, la superficialità di chi sottovaluta le tue emozioni, l'irrisione di coloro che ti umiliano perché senti tutto, e più di tutti, e questo a volte ti ruba serenità.  A volte, consideri questa tua caratteristica una condanna, e forse hai ragione. Ma sappi che di per sé non lo è, bensì sono gli altri a fartela pesare e a condannarti per quello che sei, perché è molto più...