6/10/24

Amici di penna. Elezioni giugno 2024: perchè smepre meno gente va a votare?

L'8 e 9 giugno scorsi si sono tenute le Elezioni per il ricambio dei membri italiani al Parlamento Europeo. In occasione di questo appuntamento elettorale, ascoltando il pensiero delle persone e il  loro malcontento, ho elaborato tre tipologie di cittadini e cittadine votanti e non. Siete d'accordo? 



Pf. Pixabay





Odio gli indifferenti anche per ciò che mi dà noia il loro piagnisteo di eterni innocenti. Domando conto ad ognuno di essi del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

                                          Antonio Gramsci 


Votare è un diritto e un dovere civico recita lo spot elettorale in onda in questi giorni sulle reti Tv. Ma a quanto pare, nonostante le istruzioni e le sollecitazioni, imperversa ancora molta confusione. Probabilmente, qualcosa andrebbe modificato. Ho avuto modo di riflettere sulle tipologie di votanti (e non) e ho elaborato tre profili dell'elettore tipo: 


I qualunquisti



Spesso, le persone che decidono di astenersi dal voto nella maggior parte dei casi non hanno un'adeguata istruzione scolastica, e di conseguenza non riescono a formare liberamente un pensiero riguardo alla politica. Sono disilluse, apatiche, e con la tiritera che i politici sono tutti ugualmente corrotti, glissano e continuano a compiangersi e maledire il sistema che, secondo loro, ha contribuito a una vita precaria (è vero, ci sono cose che non funzionano, ma non contribuiscono a sanare la situazione). 

In generale, considerano sempre gli altri responsabili dei loro malcontenti ma non si rendono conto che se vogliono provare a cambiare le cose, devono anzitutto informarsi, non parlare per sentito dire, e poi adempiere ai loro doveri, che sono anche diritti conquistati con la democrazia.

Commentano con amarezza che, ormai, non esista più nemmeno una vera democrazia, e in un certo senso hanno ragione: in parte, la colpa è di chi ha scelto di non scegliere, dando un voto a una maggioranza che allo stesso modo non li soddisfa, per poi continuare a lamentarsi della loro condizione. 



I neutrali e/o voltagabbana


Questa è la specie peggiore di elettori. Sono persone che non parteggiano nè a Destra nè a Sinistra, si definiscono addirittura apolitci, cioè senza un ideale o dei principi che li guidino. Non hanno una visione del mondo precisa, e non si schierano mai durante i conflitti, il più delle volte mai con le vittime. Per questo, alla fine li vedremo sempre correre sul cavallo del vincitore, perché il loro scopo è quello di salvaguardare i propri interessi, e spesso appartengono a determinate categorie, che avrebbero tutto da guadagnare da un'economia bellica o una maggioranza nazionalista e violenta. Questa è la finta democrazia: il potere al popolo è solo un contentino, anzi un'illusione. In realtà, a seguito di una fascinazione, sarà convinto di aver scelto liberamente. 



Gli elettori di coscienza


Questi sono i cittadini che tentano davvero di cambiare ciò che non va. Magari sono attivisti in particolari ambiti della società, fanno parte di associazioni e comitati, prendono provvedimenti, dialogano con lo Stato e le istituzioni locali, e soprattutto sanno esattamente in quale direzione andare per esprimere le preferenze elettorali, perchè sono sempre aggiornati e adeguatamente formati. Sono i cittadini modello, che fortunatamente non sono una chimera. 


 

6/05/24

Psychè: come sarebbe la mia giornata tipo se non soffrissi d'ansia?

Vi siete mai chiesti come sarebbe la vostra giornata tipo se non soffriste d'ansia? Quali attività fareste e quali sarebbero i vostri luoghi preferiti? Facciamo questo gioco d'immedesimazione, che magari potrebbe essere anche terapeutico: proverò a raccontarvi la mia giornata ideale se non soffrissi d'ansia


Ph. Pixabay





Questa mattina ho molte cose da fare, ma mi prendo ugualmente tempo per fare dei bei respiri, rilassarmi e caricarmi di energia positiva. Dopo essermi alzata dal letto, mi prendo ancora del tempo per procedere con tranquillità: doccia, skin care, colazione con latte e biscotti, e poi scelgo con calma vestiti e borse dal mio armadio. Ecco, pronta per cominciare la mia giornata di impegni con un bel sorriso. 

Esco di casa e vado al lavoro in treno, perchè ho un ruolo di grande responsabilità in una città vicino. Adoro il treno, un posto perfetto per leggere e concentrarsi senza inutili apprensioni. Infatti apro il mio pc e comincio a sistemare il progetto a cui stavo lavorando ieri, e che oggi dovrò esporre in una riunione molto importante. Spero che piacerà e sarà approvato. 

Sono arrivata puntuale in ufficio. Una volta scesa dal treno ho preso la metropolitana e ho percorso un tratto di strada a piedi, molto breve, appena tre minuti. Nel salone grande la riunione sta per cominciare. Sono sicura di me, fiduciosa nelle mie capacità di esposizione e credo proprio che il mio programma sarà un successo. Sono in piedi,  parlo animatamente con un tono di voce tranquillo e argomento in modo chiaro tutto quello che ho scritto. Alla fine, i dirigenti sono soddisfatti di me e mi fanno i complimenti per la mia esposizione. So di meritarmeli, perché ho lavorato tanto. 

Finalmente la pausa pranzo. Scelgo dal menu qualcosa di sano e gustoso e mi siedo a un tavolo della mensa con i miei colleghi per chiacchierare e rilassarci dopo un'intensa mattinata. Non ho paura di stare al centro dell'attenzione, sono una persona socievole che ama la compagnia e organizza volentieri cene e feste anche dopo l'orario lavorativo. Anche il pomeriggio passa controllando diligentemente tutta la mia attività, organizzandola con metodo. 

Si torna a casa. I mezzi sono molto affollati, ma io mi sento al sicuro perché sono una persona che sa difendersi bene. Una volta tornata a casa, ripenso a tutta la mia splendida giornata e mi riprometto che quella seguente sarà ancora meglio. So di essere abbastanza, valere, e soprattutto riesco a farmi rispettare sempre. Se qualcuno prova a mettermi i piedi in testa lo affronto, con calma, e gli assesto alcuni dei miei colpi di sarcasmo più potenti. Questa è la mia arma preferita, di solito la dialettica aiuta sempre. 

Cena, un po' di Tv o un bel libro e, dopo aver fatto una videochiamata alle mie migliori amiche per augurare loro buona notte, mi addormento serena. Spero proprio di fare un bel sogno, anche se non sarà mai più bello di questa realtà. 



6/03/24

Amici di penna. Intervista a me stessa pt.3

Questa terza parte delle Interviste a me stessa è sicuramente più interessante. Finalmente posso svelare tutte le cose belle che mi stanno capitando e, quando guardo indietro, non vedo più una Grazia sfiduciata, arrabbiata e finita, ma una persona nuova con nuovi obiettivi, e che si impegna davvero a diventare una migliore versione di sè




Ph. Freepik 






Rieccoci, Grazia. Sono passati ben sei mesi dall'ultima intervista che abbiamo realizzato insieme. Facciamo il punto della situazione: quali sono le novità nella tua vita? 


Per fortuna, di novità nella mia vita ce ne sono e sono arrivate praticamente tutte insieme: la prima, quella che mi dà più gioia, è aver firmato un contratto editoriale per il mio secondo romanzo che uscirà a breve, in estate. Ha inizio un nuovo, emozionante percorso per la mia seconda opera e sto ricevendo attestati di stima da tante persone che la attendono con ansia. Si prospettano anche presentazioni ed eventi letterari che sono esperienze assolutamente inedite per me, e non vedo l'ora di cominciare. 
La seconda, è che ho trovato un  impiego come Responsabile Ufficio Stampa per un teatro di provincia ancora poco conosciuto, e per il quale sono più che qualificata. 



Secondo te come mai si sono verificati questi accadimenti della tua vita? Cosa è cambiato? 


Sai, inizialmente stentavo a credere che stesse accadendo proprio a me, abituata sempre a incassare delusioni e amarezza. Invece, ho dovuto rendermi conto che era tutto vero. Ho cominciato a pensare che fosse finalmente arrivato il mio momento, la mia occasione di brillare, di dimostrare quanto valgo. E credo che tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l'aiuto che sto ricevendo adesso, e soprattutto con un graduale ma significativo cambiamento nel mio assetto mentale. Perché il cambiamento non può avvenire se non scatta qualcosa dentro di te, che ti spinga esattamente nella direzione in cui vuoi andare. Credo proprio di essere riuscita a premere quel pulsante. 


Noto che parli al passato, come a salutare una vecchia versione di te stessa. E allora ti chiedo: che cosa ti mancava prima, che adesso hai? 


Anzitutto, la fiducia in me stessa. Questa era una grave  deficienza che mi portavo dietro da quando ero molto piccola. Un'educazione improntata sulla critica continua e sulla severità,  hanno reso l'immagine che avevo di me stessa profondamente instabile. Ho passato diversi anni della mia vita non sentendomi mai abbastanza, ritenendomi immeritevole di elogi, e subissata dai sensi di colpa. Non riuscivo a scorgere le mie potenzialità e le mie doti, e poi mi isolavo perché sono sempre sentita molto diversa dagli altri. Un'altra cosa che sto acquisendo pian piano è la positività: ero una pessimista cronica, e purtroppo tutt'ora mi capita di immaginare scenari catastrofici perché sono ossessionata dal controllo, ma ci sto lavorando. Inizialmente pensavo che le cose che mi stanno accadendo in questo periodo fossero troppo belle per essere vere, e tutt'ora  a volte ho paura che arrivi un  imprevisto e distrugga tutto, facendomi ripiombare nella tristezza. Infine, ciò che ora riesco a fare è lasciarmi andare di più con le persone: mi percepisco meno rigida con gli altri, chiacchiero più volentieri e sto cercando di vincere la mia paura del contatto fisico, perchè vorrei tanto riuscire a dimostrare anche fisicamente il mio affetto. Questa terza parte delle Interviste a me stessa è sicuramente più interessante. Finalmente posso svelare tutte le cose belle che mi stanno capitando e, quando guardo indietro, non vedo più una Grazia sfiduciata, arrabbiata e finita, ma una persona nuova con nuovi obiettivi, e che si impegna davvero a diventare una migliore versione di sè.


Alla luce delle risposte che hai dato, secondo te che correlazione esiste fra salute mentale e visione della vita? 


Non sembrerebbe, ma hanno una correlazione decisamente stretta. Se la tua salute mentale inizia a incrinarsi, e ci possono essere un'infinità di motivi tutti degni di attenzione, inevitabilmente anche la visione della tua vita cambierà in modo drastico e drammatico. Di conseguenza, dentro di noi avviene una rottura, uno strappo, un crollo, e le macerie ci piovono addosso. Ecco, questo è il passaggio più importante: dobbiamo cercare riparo, non subire la frana. Perché la vita è fatta di palazzi che si costruiscono mattone su mattone, e altri fatiscenti che cedono. E devono proprio essere abbattuti. Bisogna accettare questo, cercando dei punti sicuri per non farci travolgere dalla valanga di sensi di colpa, rimpianti, disperazione. Questi punti si trovano dentro di noi, dobbiamo impegnarci a trovarli.



Quali sono le tue paure, adesso che sta finalmente girando tutto nel verso giusto? 

A volte mi chiedo se sarò in grado di adattarmi ai cambiamenti che queste nuove situazioni richiedono. Spesso ho pensato che non mi convenisse desiderare nulla, perchè temevo di non poter affrontare le conseguenze di ciò che avevo voluto così fortemente. Non volevo trovarmi nella condizione di pentirmi di qualcosa che, magari, volevo realizzare da tutta la vita. Mi avrebbe destabilizzato troppo. 


Ci risentiamo presto, e spero potrai raccontarmi altri progressi e belle novità!



Amici di penna. Elezioni giugno 2024: perchè smepre meno gente va a votare?

L'8 e 9 giugno scorsi si sono tenute le Elezioni per il ricambio dei membri italiani al Parlamento Europeo. In occasione di questo appun...