6/03/24

Amici di penna. Intervista a me stessa pt.3

Questa terza parte delle Interviste a me stessa è sicuramente più interessante. Finalmente posso svelare tutte le cose belle che mi stanno capitando e, quando guardo indietro, non vedo più una Grazia sfiduciata, arrabbiata e finita, ma una persona nuova con nuovi obiettivi, e che si impegna davvero a diventare una migliore versione di sè




Ph. Freepik 






Rieccoci, Grazia. Sono passati ben sei mesi dall'ultima intervista che abbiamo realizzato insieme. Facciamo il punto della situazione: quali sono le novità nella tua vita? 


Per fortuna, di novità nella mia vita ce ne sono e sono arrivate praticamente tutte insieme: la prima, quella che mi dà più gioia, è aver firmato un contratto editoriale per il mio secondo romanzo che uscirà a breve, in estate. Ha inizio un nuovo, emozionante percorso per la mia seconda opera e sto ricevendo attestati di stima da tante persone che la attendono con ansia. Si prospettano anche presentazioni ed eventi letterari che sono esperienze assolutamente inedite per me, e non vedo l'ora di cominciare. 
La seconda, è che ho trovato un  impiego come Responsabile Ufficio Stampa per un teatro di provincia ancora poco conosciuto, e per il quale sono più che qualificata. 



Secondo te come mai si sono verificati questi accadimenti della tua vita? Cosa è cambiato? 


Sai, inizialmente stentavo a credere che stesse accadendo proprio a me, abituata sempre a incassare delusioni e amarezza. Invece, ho dovuto rendermi conto che era tutto vero. Ho cominciato a pensare che fosse finalmente arrivato il mio momento, la mia occasione di brillare, di dimostrare quanto valgo. E credo che tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l'aiuto che sto ricevendo adesso, e soprattutto con un graduale ma significativo cambiamento nel mio assetto mentale. Perché il cambiamento non può avvenire se non scatta qualcosa dentro di te, che ti spinga esattamente nella direzione in cui vuoi andare. Credo proprio di essere riuscita a premere quel pulsante. 


Noto che parli al passato, come a salutare una vecchia versione di te stessa. E allora ti chiedo: che cosa ti mancava prima, che adesso hai? 


Anzitutto, la fiducia in me stessa. Questa era una grave  deficienza che mi portavo dietro da quando ero molto piccola. Un'educazione improntata sulla critica continua e sulla severità,  hanno reso l'immagine che avevo di me stessa profondamente instabile. Ho passato diversi anni della mia vita non sentendomi mai abbastanza, ritenendomi immeritevole di elogi, e subissata dai sensi di colpa. Non riuscivo a scorgere le mie potenzialità e le mie doti, e poi mi isolavo perché sono sempre sentita molto diversa dagli altri. Un'altra cosa che sto acquisendo pian piano è la positività: ero una pessimista cronica, e purtroppo tutt'ora mi capita di immaginare scenari catastrofici perché sono ossessionata dal controllo, ma ci sto lavorando. Inizialmente pensavo che le cose che mi stanno accadendo in questo periodo fossero troppo belle per essere vere, e tutt'ora  a volte ho paura che arrivi un  imprevisto e distrugga tutto, facendomi ripiombare nella tristezza. Infine, ciò che ora riesco a fare è lasciarmi andare di più con le persone: mi percepisco meno rigida con gli altri, chiacchiero più volentieri e sto cercando di vincere la mia paura del contatto fisico, perchè vorrei tanto riuscire a dimostrare anche fisicamente il mio affetto. Questa terza parte delle Interviste a me stessa è sicuramente più interessante. Finalmente posso svelare tutte le cose belle che mi stanno capitando e, quando guardo indietro, non vedo più una Grazia sfiduciata, arrabbiata e finita, ma una persona nuova con nuovi obiettivi, e che si impegna davvero a diventare una migliore versione di sè.


Alla luce delle risposte che hai dato, secondo te che correlazione esiste fra salute mentale e visione della vita? 


Non sembrerebbe, ma hanno una correlazione decisamente stretta. Se la tua salute mentale inizia a incrinarsi, e ci possono essere un'infinità di motivi tutti degni di attenzione, inevitabilmente anche la visione della tua vita cambierà in modo drastico e drammatico. Di conseguenza, dentro di noi avviene una rottura, uno strappo, un crollo, e le macerie ci piovono addosso. Ecco, questo è il passaggio più importante: dobbiamo cercare riparo, non subire la frana. Perché la vita è fatta di palazzi che si costruiscono mattone su mattone, e altri fatiscenti che cedono. E devono proprio essere abbattuti. Bisogna accettare questo, cercando dei punti sicuri per non farci travolgere dalla valanga di sensi di colpa, rimpianti, disperazione. Questi punti si trovano dentro di noi, dobbiamo impegnarci a trovarli.



Quali sono le tue paure, adesso che sta finalmente girando tutto nel verso giusto? 

A volte mi chiedo se sarò in grado di adattarmi ai cambiamenti che queste nuove situazioni richiedono. Spesso ho pensato che non mi convenisse desiderare nulla, perchè temevo di non poter affrontare le conseguenze di ciò che avevo voluto così fortemente. Non volevo trovarmi nella condizione di pentirmi di qualcosa che, magari, volevo realizzare da tutta la vita. Mi avrebbe destabilizzato troppo. 


Ci risentiamo presto, e spero potrai raccontarmi altri progressi e belle novità!



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