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Letteral_mente. Le cose che ci salvano, Lorenza Gentile -recensione-

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Questa storia ci insegna che amare le cose non sempre è sbagliato, soprattutto quando c'è un valore affettivo. Gea ripara cose, anche le persone, ma non è in grado di aggiustare se stessa. Ha una soluzione per ogni problema, si tiene sempre pronta per ogni catastrofe, ma la vita ha sempre in serbo imprevisti a cui non si è preparati, e sono proprio quelli che la rendono complicata, ma anche emozionante. La Grazia dei libri vi racconta Le cose che ci salvano, di Lorenza Gentile Descrizione  Gea vive in un condominio sui Navigli di Milano e non oltrepassa mai i confini del suo quartiere. In un mondo che sogna di andare su Marte, lei coltiva con amore il suo “orticello”. Ha ventisette anni e si arrangia come tuttofare. Conserva in casa tutto ciò che prima o poi potrebbe servire perché non crede nei supermercati e nel comprare, ma nel riciclare e dare nuova vita alle cose. E, fedele alla sua personale “economia circolare di quartiere”, distribuisce in giro gli oggetti che aggiusta, olt...

Amici di penna. L'importanza della verità e... di una bugia

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Quanto costa dire la verità? E quante persone sono disposte a pagarne il prezzo? Esiste una verità che va detta e una che deve taciuta? Dirla è sempre un dovere? Quanto è importante per voi la verità?                                                                                                  Ph. Freepik "La verità mi fa male, lo so"       Questo è uno degli incipit delle canzoni più famose della musica italiana.  E rispecchia una situazione quotidiana: la verità può far male, ma anche bene. Dipende dal valore che le attribuiamo. Avete mai pensato a quanti rapporti si sono distrutti quando, dopo aver detto una bugia, è venuta fuori una verità terribile? Oppure, quando viene detta una verità scomoda durante un litigio ...

Amici di penna. Spaccata in due: quando la nuova te si sta affacciando, ma la vecchia ancora non va via

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 Il percorso di ricostruzione di sé è affascinante, lungo e pieno di paradossi. In questo momento mi sento diversa, eppure sono ancora uguale. A volte non mi riconosco in alcuni atteggiamenti e pensieri, e questa è una cosa positiva perché indica una guarigione, ma al contempo ci sono ancora comportamenti disfunzionali da correggere. Mi sento come spaccata in due: la nuova me si sta affacciando timidamente al mondo, ma quella vecchia non si decide ancora ad andare  Ph. Freepik Fra qualche mese si concluderà il mio percorso di psicoterapia, che cominciai a novembre dello scorso anno. Varcai la soglia dello studio cosciente che quello fosse l'atto d'amore più grande che potessi fare per me stessa: guarire. Dalla mia ferita emotiva, dai miei traumi, da quella convinzione di non essere abbastanza per alcuni, e troppo per altri il che, in entrambi i casi, significava essere esclusa.  Ho anche scoperto lati spiacevoli del mio carattere, come il perfezionismo, la mania di contr...

Letteral_mente. Come sale sulla pelle, Anna Pavignano - recensione-

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L'esordio letterario di Anna Pavignano, sceneggiatrice di tutti i film di Massimo Troisi, è un romanzo d'amore, ma anche di forza, perdono, e destino. Il coraggio di Camilla, considerata "donna a metà" a causa dell'incidente che l'ha lasciata senza una gamba, di vivere una vita come gli altri e del suo innamorato, Felice, che per orgoglio rinuncia agli studi di Medicina per andare a lavorare nelle saline di Aigues- Mortes.  R iusciranno a coronare il loro sogno d'amore? La Grazia dei libri vi presenta Come sale sulla pelle Descrizione  Alba, fine Ottocento. In una notte squassata da tuoni e fulmini, la piccola Camilla si avventura fuori casa alla disperata ricerca dei genitori e dei fratelli. Nel mezzo della tempesta, un omnibus trainato da cavalli, in gran ritardo, la travolge. Sopravvive, ma l'infezione avanza e i medici chiedono il consenso per amputarle una gamba. La madre si oppone: teme che la figlia diventi una donna a metà. Il padre, invece, sc...

Amici di penna. Il diario della mia estate: cosa mi riserva ancora la vita?

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L'estate sta per lasciarci e, a differenza di molte altre, è stata piena di cose belle come iniziative culturali, piccole sfide e, purtroppo, due lutti. Vi racconto la mia bella stagione, per chiudere questo lungo periodo di vacanza del blog e parlarvi anche dei progetti (editoriali e non) che ho in serbo per l'autunno  Ph. Freepik Da qualche giorno è arrivato settembre, e questo significa solo una cosa: l'estate sta per terminare. Scommetto che vi stiate già proiettando verso il lavoro, per chi ha finito le ferie, oppure al ritorno sui libri, che sia a scuola o all'università, con eventuali materie da recuperare o sessioni d'esame. La vita ricomincia: è già pronto persino il nuovo palinsesto in Tv, e possiamo considerare questo il vero capodanno, il vero nuovo inizio dopo un periodo di pausa, meritato riposo al mare o in montagna.  Io non ho fatto nulla di speciale, come tutti gli anni: non sono andata in vacanza, come sempre, ho sofferto il caldo in città come t...

Amici di penna. Il blog va in vacanza, ma vi attendono tante novità!

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The Lady Whistledown's post va in vacanza, ma sfrutterò al meglio il periodo estivo per concentrarmi sul prossimo romanzo, che scriverò in autunno, e mi metterò alla ricerca di nuove idee per rinnovare completamente il piano editoriale. Vi attendono tante novità!  Ph. Freepik Questo ultimo post prima delle vacanze estive voglio dedicarlo a voi, miei lettori e lettrici , molti dei quali non ho il piacere di conoscere. Abbiamo passato insieme un autunno e inverno stupendi, abbiamo parlato di tanti temi interessanti e ho avuto modo di riflettere, divertirmi ed emozionarmi. Piccole anticipazioni  A voi ho raccontato un pezzetto della mia vita, come il  percorso di psicoterapia con la rubrica Psychè che, però, ci lascerà, in quanto i vari cicli hanno una durata di tempo limitata. Il blog potrebbe avere ancora qualche miglioria dal punto di vista grafico, e cambierà anche la linea editoriale: vorrei organizzare uno spazio dove si parli anche di attualità e salute mentale, ma la...

Amici di penna. Cosa significa perdere il privilegio dell'infanzia? La libertà!

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L'infanzia è forse il periodo della vita più bello perchè spensierato e privo di responsabilità, e il mondo sembra un posto meraviglioso. Quando siamo bambini godiamo di una protezione sociale e familiare che ci garantisce  una vita serena ma, tutto sommato, ci tiene legati e dipendenti. Cosa si guadagna a perdere il privilegio dell'infanzia? La libertà Ph.Freepik Sono sicura che, quando vi chiedono in quale momento della vostra vita vorreste ritornare, rispondete: l'infanzia. Nella maggior parte dei casi (per fortuna), si tratta infatti di un'età dorata in cui vivere sembra una cosa facile. Un bambino vive di cose semplici e vede tutto in maniera semplice, spontanea, anche se con piccole responsabilità, come la scuola, ma tutto sommato non c'è molto di cui lamentarsi.  La cosiddetta Generazione X , che ha vissuto il passaggio al nuovo millennio, si trova in un arco temporale che sta nel mezzo, perché è stata testimone di importanti cambiamenti sociali e culturali c...