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Amici di penna. Si può permettere a qualcuno di ritornare nella nostra vita dopo averci ferito?

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Può una persona che ci ha ferito, anche se non lo ha fatto con cattiveria, tornare a far parte della nostra vita dopo che ne era uscita? Parte tutto da noi: ci vogliono forza e consapevolezza, ma anche amore per se stessi, per impedire che l'errore si ripeta Ph. Freepik Sono quel tipo di persona che non perdona nè dimentica un torto.  Chiunque mi abbia fatto del male, è sempre uscito definitivamente dalla mia vita, anche dopo lunghi periodi di sopportazione. Talvolta, non davo neanche spiegazioni, perché non intendevo tollerare assenze inspiegabili o mancanze di rispetto, altre volte  provocavo io stessa la rottura, ed era una liberazione.  Eppure, nella vita ci sono eccezioni.  Esistono persone che ti hanno fatto soffrire, e contro le quali è giusto che ti scagli per ricevere quella giustizia che ti spetta, ma alla fine ti accorgi che il problema vero non sono loro. Accade che siano solo delle pedine di qualcuno che le ha istigate contro di te, portandovi ad allont...

Amici di penna. La vita è una questione di scelta, ma quanto è difficile fare quella giusta?

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Nella vita, l'unico modo per cercare di far accadere (o no) qualcosa, è scegliere. C'è poco da fare: chi risica non rosica! Se è giusto seguire le proprie inclinazioni per costruire il proprio futuro, è anche concreto il rischio di andare incontro a rinunce, rimpianti e pentimenti Ph. Freepik A volte, nella vita ci sentiamo  immobili, nonostante tutti i tentativi che facciamo per smuoverci dal ristagno. Ogni volta una delusione, poi un nuovo tentativo, la speranza, e infine sempre e solo delusioni. Dopo un po' è normale volersi fermare, perché il pensiero di dover sopportare un nuovo fallimento è veramente frustrante.  Questo è ciò che sta succedendo a me: dopo la prospettiva di un nuovo lavoro, un guadagno tutto per me, ho dovuto arretrare davanti all'evidenza che quell'attività proprio non faceva per me. Sono seguiti rabbia, senso di colpa, scoraggiamento. Avrei voluto con tutto il cuore riuscire a adattarmi, anche se sapevo che non sarebbe stato un lavoro defini...

Letteral_mente. Una questione di famiglia, Claire Lynch -recensione -

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Questa è la storia di Dawn e sua figlia Maggie, separate dalla vergogna, dall'umiliazione, e anche dal rancore del  marito Heron. La storia di un amore che, in un paesino nel Regno Unito degli anni '80, viene osteggiato ed esposto al pubblico ludibrio, solo perché sboccia tra due ragazze. Maggie, però, vuole colmare il vuoto dell'assenza di sua madre. La Grazia dei libri vi racconta "Una questione di famiglia" delicata e intensa, di Claire Lynch D escrizione  È il 1982 e Dawn, ad appena ventitré anni, ha già una figlia, Maggie, e un marito, Heron, che pianifica il loro futuro. Un futuro che, per quanto modesto, sembra avviato su binari sicuri. Finché Dawn non incontra una donna, Hazel, e quasi senza accorgersene se ne innamora. Decide di parlarne con il marito, convinta che lui, un uomo mite e benevolo, capirà. Non è così. Gli avvocati a cui l’uomo si rivolge gli consigliano di chiedere la custodia esclusiva di Maggie: donne “depravate” come sua moglie non possono...

Amici di penna. Ritrovare il piacere della convivialità, un altro segnale di guarigione

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Da quasi tre anni vivevo in una condizione di solitudine, che era soprattutto un bisogno, ma non mi rendevo conto che fosse la risposta a un trauma. Mi sentivo protetta dentro i confini di me stessa. Oggi, lavorando con la psicoterapia, ho ritrovato il piacere della convivialità. Avere di nuovo contatti sociali e sentirsi parte di qualcosa, è un altro segnale di guarigione  Ph. Freepik La mia nuova vita inizia a procedere bene. Sono migliorata, ho cambiato assetto mentale e sto facendo tanti progressi che mi trasformeranno completamente non in un'altra persona, ma in quella che ero destinata a diventare. Ho dovuto imparare a perdere qualcosa, e qualcuno, per la strada, ma ho guadagnato tanto in termini di autostima, sicurezza e autodeterminazione.  Credo di essere diventata anche un po' più egoista, quel tanto che serve per non farmi sopraffare dai pensieri e prevaricare dalle persone, che mi impedisce di elemosinare negli altri l'amore di cui necessito. Altro traguardo im...

Psyché. Cos'è il linguaggio patologizzante sui social? Combattiamo questa abitudine offensiva e irrispettosa

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"Psicotatico/a", "pazzo/a", "malato/a mentale", "bipolare"  sono nomi di patologie psichiatriche, nonché  alcune delle offese più comuni utilizzate sui social e fuori. Il linguaggio patologizzante è un'abitudine irrispettosa che bisogna imparare a riconoscere e combattere, perchè una persona affetto da un disturbo psicologico merita dignità  Ph.Freepik Ci sono molti modi per offendere una persona, ma la tattica più comune e, a mio avviso, la più vile, è scoprire i suoi punti deboli e attaccarla, perché si otterrà sicuramente l'effetto sperato, cioè  l'umiliazione o lo scherno. Ancora più vigliacco è quando si ferisce una persona per una circostanza che non dipende da lei, come una malattia, un disturbo grave, una menomazione fisica evidente.  Però, negli ultimi tempi, soprattutto dopo lo sdoganamento della psicoterapia e la lotta per favorire il benessere mentale, le ingiurie che vanno più di moda vengono dal vocabolario psichiatric...

Letteral_mente. Le cose che ci salvano, Lorenza Gentile -recensione-

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Questa storia ci insegna che amare le cose non sempre è sbagliato, soprattutto quando c'è un valore affettivo. Gea ripara cose, anche le persone, ma non è in grado di aggiustare se stessa. Ha una soluzione per ogni problema, si tiene sempre pronta per ogni catastrofe, ma la vita ha sempre in serbo imprevisti a cui non si è preparati, e sono proprio quelli che la rendono complicata, ma anche emozionante. La Grazia dei libri vi racconta Le cose che ci salvano, di Lorenza Gentile Descrizione  Gea vive in un condominio sui Navigli di Milano e non oltrepassa mai i confini del suo quartiere. In un mondo che sogna di andare su Marte, lei coltiva con amore il suo “orticello”. Ha ventisette anni e si arrangia come tuttofare. Conserva in casa tutto ciò che prima o poi potrebbe servire perché non crede nei supermercati e nel comprare, ma nel riciclare e dare nuova vita alle cose. E, fedele alla sua personale “economia circolare di quartiere”, distribuisce in giro gli oggetti che aggiusta, olt...

Amici di penna. L'importanza della verità e... di una bugia

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Quanto costa dire la verità? E quante persone sono disposte a pagarne il prezzo? Esiste una verità che va detta e una che deve essere taciuta? Dirla è sempre un dovere? Quanto è importante per voi la verità?                                                                                                  Ph. Freepik "La verità mi fa male, lo so"       Questo è uno degli incipit delle canzoni più famose della musica italiana.  E rispecchia una situazione quotidiana: la verità può far male, ma anche bene. Dipende dal valore che le attribuiamo. Avete mai pensato a quanti rapporti si sono distrutti quando, dopo aver detto una bugia, è venuta fuori una verità terribile? Oppure, quando viene detta una verità scomoda durante un l...