Amici di penna. Cosa (non) è cambiato nella condizione femminile?
In occasione del mese dei suoi diritti e delle sue lotte, La Grazia dei libri dedica i due appuntamenti di questa rubrica alla donna. Oggi, vorrei parlare delle conquiste effettive e di cosa non è ancora cambiato nella sua condizione, e se stia raggiungendo la tanto agognata parità di genere. Cosa ne pensate?
A marzo di ogni anno, tutti ricordano più o meno i motivi per cui si celebra la Giornata Internazionale della donna, ma sono pochi quelli che pensano a migliorare concretamente le cose. Difatti, molte sono state le conquiste e le lotte portate avanti dalle donne ma, purtroppo, i diritti si devono difendere ogni giorno, non saranno mai dati per assodati.
Il panorama politico odierno, sempre più fascista e nemico delle donne, sta cercando di sottrarre alcuni di questi fondamentali, che sono garantiti persino dalla Costituzione e, più in generale, dall'Ordinamento Giuridico.
Il diritto di decidere sui propri corpi
Di recente, presso un ospedale piemontese è stata allestita una stanza dell'ascolto, che in realtà ha il solo scopo di dissuadere le donne dall'aborto. in alcuni casi, si ricorre a mezzi ancora più crudeli: si obbliga la donna ad ascoltare il cuore del feto prima dell'operazione, una punizione per colpevolizzarla, farla sentire un'assassina.
La famosa e vituperata Legge 194, garantisce alle donne la libertà di abortire in maniera tutelata e sicura, e le associazioni Pro-Vita che gridano all'omicidio, non pensano che la loro crociata contro questa importante conquista porterebbe a conseguenze devastanti, come aborti illegali e pericolosi.
In passato, tante donne sono morte sotto i ferri delle mammane, che eseguivano interventi con strumenti inappropriati, come ferri da calza.
Lavoro negato: gap salariale e molestie
Poiché alle donne è affidato il carico del lavoro di cura, quindi familiari infermi o figli, molte sono costrette a rinunciare alla carriera per dedicarsi totalmente alla famiglia. Quando, però, riescono a mantenere un'occupazione, il divario salariale tra uomini e donne è sostanziale a allarmante: guadagnano molto meno dei colleghi, e una percentuale ancora minore riesce a ricoprire ruoli apicali.
Un altro grave problema, è che le donne subiscono sempre molestie, violenze, o anche mobbing e tentativi di intralcio sul luogo di lavoro, in modo che siano messe in condizione di dimettersi volontariamente.
Il diritto di essere se stesse
A dispetto della rivoluzione determinata dall'avvento della minigonna, oggi le donne vengono pesantemente giudicate, offese e molestate per come decidono di apparire. Accusate di ricercare attenzioni maschili o, al contrario, di essere eccessivamente guardinghe nei confronti del genere maschile, le donne non sono libere di comportarsi e vestire come credono.
La stragrande maggioranza degli uomini e, purtroppo, anche di altre donne, pensa ancora che un vestito sia un invito, una provocazione, e che il consenso sia automatico o, peggio, superfluo.
Di conseguenza, in casi di stupro la donna viene esaminata per ciò che indossava perchè ritenuto un aggravante, un elemento che prova le sue cattive intenzioni. Viene sottoposta, quindi, a una vittimizzazione secondaria.
Sessualità
Esistono ancora uomini, e anche donne, che determinano il valore di una donna dai suoi comportamenti sessuali, ossia con quanti uomini va a letto, e quello che fa con loro.
Spesso, gli uomini occidentali accusano i paesi mediorientali di essere retrogradi, ma non si accorgono che mettono in pratica lo stesso pensiero quando dicono che non vogliono fidanzate troppo "rodate". Disprezzano simili donne perchè le ritengono "senza dignità", quando loro sono disposti persino a pagare per fare sesso.
La verginità è garanzia di purezza ma, soprattutto, di possesso. Lei non ha più controllo sul suo desiderio, che viene messo al servizio di un uomo. Non può esprimere preferenze o fantasie, e la sessualità femminile non conosce mezze misure: la donna o è ritrosa e frigida, oppure puttana.
Per non parlare di un aspetto poco trattato: la non eterosessualità. Donne lesbiche o bisessuali diventano oggetto di fantasie erotiche maschili e non vengono rispettate per il loro orientamento. Esistono ancora stupri correttivi, e tentativi di "far cambiare idea", come se si potesse scegliere da chi essere attratti.
Se l'omosessualità maschile viene condannata con forza, quella femminile è considerata un feticcio dove, in un modo o nell'altro, deve sempre esserci la presenza di un membro, considerato la fonte principale di piacere. C'è la convinzione eterocentrica che, in una coppia lesbica o bisex, ci sia sempre la più mascolina e che sia la dominante.
Ciò è anche prova del fatto che la relazione uomo-donna viene vista come impari, un gioco di potere che si riflette anche nell'atto: si parla sempre di attività e passività.
Naturalmente, nel sesso fra donne si può fare tranquillamente a meno di peni in gomma, a dispetto dello stereotipo a cui tutti credono. In tutte le coppie, omo ed etero, l'orgasmo non si raggiunge solo attraverso i genitali, ed è soprattutto una questione mentale. Però, ehi! Non si può dire ai maschietti fallocentrici!
Davvero, oggi, le donne hanno raggiunto la parità?
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