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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

BOO[k]! Le terrificanti bambole messicane: La isla de las muñecas e le bambole di Karla

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Bentornati e bentornate al primo appuntamento con la rubrica di Halloween BOO[k]! Anche quest'anno, ho trovato due spaventosa leggende messicane, e riguardano entrambe bambole: avete mai sentito parlare dell'Isola delle bambole (Isla de las muñecas) e delle bambole di Karla? In uno dei canali della regione di Xochimilco, a sud di Città del Messico, si trova un luogo inquietante che affascina tutto il mondo: La isla de las muuñecas, o Isola delle bambole. Anche se offre un paesaggio naturale bellissimo, è famosa soprattutto per queste bambole impiccate agli alberi.  Proprio così: sono mutilate di braccia o gambe, la testa conficcata in un ramo, senza un occhio, e gli arti appesi ai fusti degli alberi. L'ex proprietario dell'isola,   Juli án  Santana Barrera , le aveva piazzate dovunque, e per un motivo ben preciso. Si tratta di una precauzione che aveva avuto origine da una leggenda.  A quanto pare, queste bambole devono scacciare lo spirito di una ragazza,...

Amici di penna. Il cambiamento deve venire da dentro, e bisogna farlo un passo per volta

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Ci sono momenti in cui non si riesce ad andare avanti, ma non si può nemmeno tornare indietro. Non siamo più gli stessi di prima, però il nostro nuovo sé non è completamente costruito. E allora, cosa bisogna fare? Nient'altro che muoversi. Un passo per volta, un giorno alla volta, una sfida, una paura alla volta e, quando saremo arrivati al traguardo, guardare tutta la strada percorsa ci renderà fieri di noi stessi  Ph. Pixabay A un certo punto del nostro cammino può capitare di fermarci, perché non abbiamo più risorse né volontà per poter andare avanti, nonostante tutto il lavoro fatto per carburare e partire. Essere dubbiosi va bene, perché il percorso di guarigione non potrà mai essere tutto lineare, ci saranno sempre degli imprevisti che rovineranno i piani, e chi è affetto da ansia e mania di controllo come me lo sa bene.  Tuttavia, quello che è sbagliato fare non è fermarsi e riprendere fiato, ma rinunciare. Vorremmo ottenere dei risultati immediati, quando invece tutto...

Amici di penna. Prendersi cura delle persone sì, ma ponendo dei limiti

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Sei una persona che si preoccupa degli altri e si prende cura di chi ama, ma spesso il tuo donare diventa sfruttamento e pretesa. Da che cosa dipende questa tendenza? No, non è semplice bontà d'animo, ed è arrivato il momento di porre dei sani limiti, affinché le tue risorse emotive siano preservate e la tua salute mentale al sicuro   ph. Freepik Ci sono persone per le quali dare è molto più bello che ricevere, perché in qualche modo si sentono utili, danno uno scopo alla propria  esistenza, e perché la sensibilità impedisce loro, a differenza della stragrande maggioranza, di rimanere indifferenti davanti a crudeltà e ingiustizie. Si donano completamente agli altri, spesso dimenticandosi dei loro bisogni, e ciò sembrerebbe apparentemente encomiabile. Ma non è così.  Permettere a chiunque di prendere un po' del nostro tempo ed energia è invece una cosa sbagliata, che a lungo andare ci logora, diventiamo un serbatoio dal quale si può attingere in maniera indiscriminata. Il...

Letteral_mente. La sconosciuta del ritratto -recensione-

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Strizza l'occhio al giallo il nuovo romanzo di Camille De Peretti, che si ispira a un quadro di Klimt "Ritratto di signora", che è stato rimaneggiato dall'artista, per raccontare gli intrecci di una storia di fortuna inaspettata, amori contrastati e segreti di famiglia.   Ma perché la tela è stata modificata?   Descrizione  Dipinto a Vienna nel 1910, il quadro di Gustav Klimt  Ritratto di signora  viene comprato da un anonimo collezionista nel 1916, rimaneggiato dal maestro un anno dopo e rubato nel 1997, per poi riapparire nel 2019 nel giardino di un museo italiano d’arte moderna. Nessun esperto d’arte, nessun conservatore di museo e nessun detective di polizia sa chi fosse la giovane donna raffigurata sulla tela ne quali misteri avvolgano la movimentata storia del suo ritratto. Dalle strade di Vienna del primo Novecento al Texas degli anni Ottanta, dalla Manhattan della Grande Depressione all’Italia contemporanea, Camille de Peretti immagina il destino della d...

Amici di penna. L'incapacità di affrontare le conseguenze genera ansia e paura

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 Partiamo da una domanda: che cosa potrebbe essere la causa dell'ansia per il futuro e la paura di affrontare il presente? La verità è che ho sempre avuto paura delle conseguenze. Me le hanno mostrate come accadimenti definitivi e irreversibili, mi dicevano che avrei passato la vita a pentirmi delle decisioni sbagliate. Mi hanno insegnato la paura di scegliere. Di sbagliare. Di ricominciare Ph. Pixabay Avete mai provato a fare un lavoro introspettivo su voi stessi, cercare di dare da soli una spiegazione ai vostri comportamenti? Certo, per indagare a fondo non basta il post di un blog, ma una terapia dallo psicologo (che io, oltretutto, consiglio caldamente), però forse si può togliere un primo strato dall'inconscio. Io ci sono riuscita. Sicuramente razionalizzare e diventare consapevoli, anche solo a un livello di base, è già un ottimo punto di partenza. Vorrei quindi condividere insieme a voi la mia riflessione, che a mia volta ho esposto anche al mio psichiatra. Con mia sor...