Letteral_mente. La sconosciuta del ritratto -recensione-

Strizza l'occhio al giallo il nuovo romanzo di Camille De Peretti, che si ispira a un quadro di Klimt "Ritratto di signora", che è stato rimaneggiato dall'artista, per raccontare gli intrecci di una storia di fortuna inaspettata, amori contrastati e segreti di famiglia.  Ma perché la tela è stata modificata? 






Descrizione 


Dipinto a Vienna nel 1910, il quadro di Gustav Klimt Ritratto di signora viene comprato da un anonimo collezionista nel 1916, rimaneggiato dal maestro un anno dopo e rubato nel 1997, per poi riapparire nel 2019 nel giardino di un museo italiano d’arte moderna. Nessun esperto d’arte, nessun conservatore di museo e nessun detective di polizia sa chi fosse la giovane donna raffigurata sulla tela ne quali misteri avvolgano la movimentata storia del suo ritratto. Dalle strade di Vienna del primo Novecento al Texas degli anni Ottanta, dalla Manhattan della Grande Depressione all’Italia contemporanea, Camille de Peretti immagina il destino della donna e dei suoi discendenti. Un affresco magistrale in cui si mischiano segreti di famiglia, clamorosi successi, amori contrastati, scomparse e drammi a fosche tinte.


Recensione 



Appassionata d'arte, Camille De Peretti ha realizzato una storia con i colori della tela di Klimt, il celebre "Ritratto di signora", esposto presso la Galleria Ricci Oddi di Piacenza, che però pare sia stato rimaneggiato (l'originale si chiamava Ritratto di ragazza) quindi sulla tela ve ne sono due. Ma perché l'artista lo ha modificato? 

L'autrice porta il lettore dentro un viaggio a ritroso nel tempo, quando Isidore, dopo aver perso a nove anni sua madre per la Spagnola, emigra a New York. Da qui inizia una storia che parte dal 1920, passando per il Crollo di Wall Street, fino agli anni '80. Qui avviene un primo intreccio: Michelle, una prostituta, richiede al padre di sua figlia Pearl il test del DNA (fino ad allora non esisteva), e risulta che sia proprio uno degli industriali più ricchi degli Stati Uniti, all'epoca suo cliente occasionale.  

Si tratta di Isidore che, grazie alle sue giocate in Borsa, accumula una fortuna e usa quel capitale per farsi strada nel mondo dell'imprenditoria. I due iniziano una conoscenza, e un giorno Pearl vede a casa sua il quadro di Klimt. La ragazza si accorge di essere identica alla donna ritratta. Chi è? Possibile che suo padre e lei siano imparentati? 

Si svelano così legami recisi e poi ricuciti grazie al tempo e al destino, rapporti umani salvati quando è ormai troppo tardi, ma anche di una vendetta che sarà il motore di ogni azione. Interessante è il personaggio di Pearl, una ragazza che, a causa del passato della madre, proverà sempre un grande senso di inferiorità, soprattutto quando conoscerà suo padre. Sarà lei che si occuperà di risolvere il mistero del quadro rimaneggiato, scoprendo alcuni particolari sulla vera storia del suo genitore, che non era chi voleva far credere di essere. 

Un romanzo che consacra, ancora una volta, il forte legame fra arte e letteratura, e la loro vicendevole influenza. Un giallo, esattamente come il colore preferito dal pittore austriaco, con pennellate di sentimenti struggenti come amore e vendetta. Tinte ben miscelate che hanno dato vita a una nuova opera molto ben scritta. 

Voto: 




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