Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2023

Amici di penna. L'arrendevolezza dei forti: perchè si sceglie di mollare?

Immagine
 "Non arrenderti mai!" sembra una di quelle frasi motivazionali perfette per quando attraversiamo un momento difficile o stiamo cercando di raggiungere un obiettivo, e va benissimo dirla o sentirsela dire. Ma ci sono delle circostanze in cui l'accanimento e la pretesa di essere sempre in prima linea e apparire forti devono avere fine. A volte bisogna arrendersi e no, non è una cosa da deboli mollare perchè non ce la facciamo più  Ph.Pixabay Non sempre andare avanti a oltranza, cercare di mostrarsi forti e testardi si rivela la soluzione migliore   quando stiamo cercando di raggiungere un obiettivo, o attraversiamo un momento difficile. Il famoso incitamento "Non mollare mai!" è sicuramente pronunciato con le migliori intenzioni, ma è molto insidioso e addirittura tossico, in alcuni frangenti.  Molti ora protesteranno, pensando che anche questa sia un'ennesima censura politically correct , concetto molto caro (giusto, di base) e strumentalizzato, ma invece è ...

Letteral_mente. Notti africane, Kuki Galmann -recensione-

Immagine
Per un improbabile colpo di fortuna, ho trovato il secondo libro, pubblicato oltre vent'anni fa (il prezzo sulla copertina è ancora in lire!), di un'autrice già recensita lo scorso anno: si tratta di Kiki Ghalmann, con le sue Notti africane. La scrittrice veneta adottata da questo maestoso continente, racconta degli aneddoti divertenti, ma anche emozionanti, della sua vita dopo i lutti di suo marito e del giovanissimo figlio Descrizione  Piccoli ricordi, episodi apparentemente insignificanti, immersi nel silenzio degli spazi e delle notti africane. Insieme anche la malinconia struggente dei ricordi di dolore, delle persone scomparse, che affollano la mente e la scrittura di una narratrice contemporanea. Recensione  Qualche mese fa mi sono recata alla medesima bancarella di libri usati dove, lo scorso anno, ho acquistato Sognavo l'Africa di Kuki Gallmann , del quale troverete la recensione qui . Quante probabilità c'erano di trovre anche il secondo libro dell'autrice...

Fuori di pagina. Tutte le novità della primavera per rinnovare la libreria!

Immagine
Siamo a marzo, la primavera si avvicina a grandi passi sia sul calendario che dentro di noi, e non c'è niente di meglio che scegliere delle nuove letture per far entrare l'aria di cambiamento di questa stagione. Lagraziadeilibri, come ogni mese, vi aiuterà!  Ph Pixabay Cose che non si raccontano, Antonella Lattanzi Ci sono cose che non si raccontano perché le parole sono scogli nel mare. Ci sono cose che non si raccontano per vergogna, rabbia, troppo dolore, e perché se non le racconti, in fondo puoi sempre credere che non siano successe. Antonella e Andrea vogliono un figlio: adesso lovogliono proprio, lo vogliono assolutamente. Ma è come se non ci fosse niente di semplice, nel desiderio piú naturale del mondo: tutto ciò che può andare storto andrà storto, anche l'inimmaginabile. La luce naturale, Marco Arhetti  In una stanza d'albergo sul litorale veneto, Elvira ha un malore e i medici le danno poche ore di vita. I figli Tiziana, Gabriele e Flavio, chiamati al capezz...

Amici di penna. Feste in discoteca il giorno 8 marzo: rivendicazione o strumentalizzazione?

Immagine
Da un po' di tempo, camminando per strada, vedo locandine che annunciano feste in discoteca per il giorno 8 marzo: drink gratis alle signore e spogliarelli maschili. Le donne del passato si sono sacrificate (anche) per questo? Bisogna considerare anche questa trasgressione una sorta di libertà ed emancipazione femminile o è semplicemente una vergognosa interpretazione di una Giornata Internazionale?  Ph. Pixabay Non chiamatela " Festa della donna " perchè nel 2023, epoca in cui i diritti delle donne vengono ancora calpestati e il loro cammino ostacolato, non c'è proprio niente da festeggiare. O, forse, è legittimo anche fare festa? Da un po' di tempo, camminando per strada, vedo locandine che annunciano feste in discoteca per il giorno 8 marzo: drink gratis alle signore e spogliarelli maschili. Le donne del passato si sono sacrificate (anche) per questo? Pongo un quesito un po' controverso, anche se credo legittimo, e non tergiverso: si potrebbe considerare qu...

Amici di penna. Il giudizio come filtro di controllo sociale: cosa ci spinge a giudicare?

Immagine
Ci sono persone che temono costantemente il giudizio per ogni cosa, e non di rado si trasformano anch'esse in giudici, perchè sono tanto più rigidi con gli altri quanto lo sono con se stessi. Questo è un processo a cui, più o meno, andiamo incontro tutti, ma è possibile prenderne coscienza e arginarlo Ph.Pixabay La società funge spesso da controllore, ovvero esiste una sorta di coscienza collettiva che agisce secondo norme più o meno tacite. Esse sorvegliano, quindi, i comportamenti dell'individuo singolo, in modo che rispetti  quelle  consuetudini reiterate nel tempo e delle quali non si può più fare a meno.  Negli ultimi dieci o vent'anni l'ecosistema società funge sempre più da filtro per condannare, prevalentemente, le scelte, gli atteggiamenti, o qualsiasi espressione di pensiero individuale che sia difforme dalle aspettative sociali.  Spesso, scegliere di andare contro il pensiero unico dominante equivale all'isolamento, alla ghettizzazione; e  non tutti h...