Amici di penna. Il valore del denaro: significati manifesti o impliciti di un pezzo di carta

Fin da piccolici hanno insegnato il valore del denaro in termini materiali, cosa può acquistare e quanto possa influire sul benessere quotidiano. Ma nessuno ci ha mai spiegato gli innumerevoli significati impliciti di un pezzo di carta o una moneta di ferro che, contrariamente a quanto si pensi, può rovinare la vita 






I soldi non fanno la felicità. Chissà quante volte abbiamo detto o ci avranno detto questa massima che, probabilmente, ha un fondo di verità. Spesso, infatti, i soldi non sono decisamente fonti di gioia per le innumerevoli implicazioni che nascondono e per il potere che riescono a darci. 

Ogni oggetto che maneggiamo quotidianamente riceve non solo delle interpretazioni soggettive circa il suo significato, ma anche convenzionalmente riconosciute, come nel caso del denaro. Dunque, cosa sono i soldi? Materialmente, sono pezzi di carta filigranata sui quali sono stampati dei numeri, che ne stabiliscono il valore economico. Stesso discorso per le monete di ferro e i centesimi che, spesso, possono fare la differenza in un acquisto. 

Inizialmente, come è scritto nei libri dei primi anni di scuola, la compravendita si svolgeva con il baratto, cioè un semplice scambio di beni, che nulla toglieva o aggiungeva agli acquirenti. Sostanzialmente, erano entrambi sullo stesso livello. Con l'invenzione del denaro, si è dato nelle mani di un individuo il cosiddetto potere d'acquisto, che ha modificato il rapporto: adesso c'è un soggetto che offre e uno che, grazie al denaro, compra. 

Tuttavia, secondo le mie reminiscenze universitarie di Economia, è un indicatore estremamente variabile, cioè la fluttuazione del tasso d'interesse determina una maggiore o minore valore della moneta e, di conseguenza, della capacità di accaparrarsi quei beni (che si possono definire primari o accessori). 

Questa premessa corposa mi è servita per giungere al cuore del mio discorso: il denaro è un pezzo di carta filigranata che, in base alla valenza universalmente riconosciuta, può dare potere, prestigio, ma può anche scatenare conflitti, soggiogare intere popolazioni. Su un piano più strettamente microsociale, costituisce una sottile forma di ricatto anche morale, che mette l'altra persona in un'eterna condizione di debito o sudditanza, impedendo la sua emancipazione. 

I soldi hanno la capacità di allontanare gli affetti, chiudere storie importanti, persino spezzare legami famliari, perchè ciò che valgono e sono in grado di dare sembra un sollievo sufficiente per molti, troppi esseri umani. 

I soldi, e soprattutto la loro mancanza, hanno persino il potere di decretare la fine di una vita o modificarla: quanti giovani si suicidano perchè non trovano o perdono un lavoro? Quante donne sono state costrette alla prostituzione quando non c'era cibo e, soprattutto, alcun mezzo per procurarselo? 

I soldi fanno girare il mondo, ma hanno anche la capacità spaventosa di fermarlo, addomesticarlo, renderlo schiavo. Possiamo definirla una delle forme di auto-distruzione che ha inventato il genere umano? 


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