6/27/22

LitterArt days. Bernardo Bertolucci e "Il conformista" di Alberto Moravia

Nella prima delle tre giornate di LitteArt, esploriamo il legame eterno fra Cinema e Letteratura. L'opera che ho preso in esame è "Il confromista", romanzo di Alberto Moravia, che ha ispirato il capolavoro omonimo del regista Bernardo Bertolucci. 


Ph.Pixabay





Cinema e Letteratura sono due arti legate indissolubilmente, perchè hanno due forze che si completano e si compenetrano: la prima offre alla parola scritta la possibilità di diventare immagine, realizzando concretamente la fantasia di uno scrittore e del suo parterre di lettori. La seconda, però, nasce come poesia, da una suggestione, direttamente dalla fantasia dell'autore. La magia delle parole è quella di  plasmare le descrizioni in modo da farle apparire come immagini. 


Focus: il libro


Uno degli esempi più mirabili di questo connubio è  "Il conformista", romanzo di Alberto Moravia.  Pubblicata nel 1951, questa opera narra del conformismo incarnato dal personaggio di Marcello Clerici, il cui obiettivo è quello di confondersi tra la massa, perchè da sempre si è sentito diverso da essa. Quella dell'integrazione sociale è per lui una vera e propria ossessione. Questo è anche il racconto del viaggio di nozze a Parigi di Michele e Giulia, di un delitto di stato e di un affresco del Ventennio Fascista, epoca in cui   esercitare la propria libertà ha un caro prezzo. Questo romanzo analizza il rapporto fra l'Uomo, inteso come singolo e titolare di una pluralità di diritti, e la società. Un lavoro considerato coraggioso e dalla tematica sempre attuale. 


Il film

Il regista Bernardo Bertolucci ha realzzato il suo primo, grande capolavoro attingendo dalla penna di Moravia. Il film, arrivato nelle sale nel 1970, racconta il clima di violenza e di oppressione perpetrato sui dissidenti. Il conformismo, in questo caso, è rappresentato da una classe borghese che in quel momento è fascista, ma che potrebbe voltare gabbana in fretta, così come alla fine accadrà nel corso della Storia. La scena princpale e più bella del film vede Clerici, spia fascista, e il professor Quadri, rievocare il mito della Caverna di Platone. Gli uomini, secondo questo racconto, sarebbero in grado di scorgere solo le ombre proiettate sulle pareti della caverna, e non le persone che le producono. Una metafora incisiva sull'impossibilità della borghesia di vedere la realtà in cui è immersa. 


Cast: 


Jean Louis Trintignant             Marcello Clerici 

Dominique Sanda                    Anna Quadri 

Stefania Sandrelli                    Giulia

Enzo Tarascio                         Luca quadri 

Piérre Clementi                      Lino Semirama

José Quaglio                           Italo Martorara

Gastone Moschin                   Agente Speciale Manganiello 

Fosco Giacchetti                   Il colonnello

 Alessandro Haber                Il cieco                                 

Giuseppe Addobbati             Antonio, padre di Marcello 

Benedetto Benedetti             Il ministro 

Ivonne Sanson                     madre di Giulia 

Cristiano Alegny                 Roul 





locandina del 1970


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