10/14/23

Fuori di pagina: l'autunno arriverà? Invece i libri sono già qua!

L'estate resiste ancora, le temperature sono piuttosto alte e ciò rende difficile il ritorno alla normalità, ma niente paura: come ogni mese Lagraziadeilibri vi aiuta ad affrontare la quotidinaità selezionando nuove storie alle quali potrete appassionarvi. Ecco la cinquina vincente del mese di ottobre!


Ph. Pixabay








                                                        La felicità al principio, Tiziano Ferro 


 
  
Il famoso cantante Angelo Galassi risulta ufficialmente deceduto in circostanze mai del tutto chiarite. La verità è che negli ultimi dieci anni Angelo Galassi ha semplicemente trovato più facile nascondersi tra i grattacieli di New York. Ha nascosto se stesso e i suoi non pochi problemi legati all’alcol, al cibo e a un’identità sessuale incerta. Tutto è filato più o meno liscio finché non si è visto recapitare da una vecchia fiamma di una notte una bambina di quattro anni identica a lui, tranne per un dettaglio: Sophia non parla. Un racconto che, pagina dopo pagina, svela l’universo di emozioni e pensieri che Tiziano Ferro ha condiviso fino ad oggi attraverso la sua musica e le sue canzoni.   




                       Vecchi bambini perduti nel bosco, Margareth Atwood


Quindici storie straordinarie in cui Margaret Atwood dispiega il suo talento di esploratrice intrepida e disinibita dei nostri tempi. Con destrezza da giocoliere, attraversa tutti i registri narrativi, tocca temi molto diversi tra loro e dà vita a personaggi indimenticabili. Il filo conduttore è la memoria, che insieme al pensiero della caducità e della morte apre le danze nei racconti che hanno per protagonisti Nell e Tig, in cui possiamo indovinare la stessa autrice e il marito Graeme Gibson, scomparso nel 2019; sono loro i Vecchi bambini perduti nel bosco, in una rievocazione piena di nostalgia e straordinariamente poetica delle loro passeggiate nelle foreste canadesi. E poi una madre che forse ha poteri di strega, un'intervista a George Orwell fatta attraverso una medium, un racconto distopico per chi ama la Atwood dei romanzi visionari, un reduce di guerra che in mezzo alla distruzione scrive poesie, e alla fine Nell e Tig, ancora loro, ma soprattutto Tig, diventato assenza struggente. Una lettura sorprendente e spiazzante, in cui la morte compare sotto le forme della memoria e, appunto, dell'assenza, come parte naturale e ineluttabile del nostro destino, certo, ma anche come nostalgia di un tempo in cui le utopie sembravano possibilità, mentre adesso è impossibile non vedere ‘l'immensa ondata dell'ignoto che già ci piomba addosso'. 
 

        Vola golondrina, Francesco Guccini Loriano Macchiavelli 



Montefosco, paese dell'Appennino Tosco-Emiliano, pochi giorni prima delle elezioni del 18 aprile 1948. Il silenzio notturno è rotto dal rumore di una moto lanciata lungo la strada principale, mentre il suo guidatore canta a squarciagola con un accento straniero. Questo episodio si ripete per diverse notti, fino a che in una casa abbandonata viene trovato il cadavere di un uomo ucciso barbaramente, accanto alla sua motocicletta, una vecchia Guzzi GT 17 con sidecar. Bologna, 1972: in maggio le elezioni decreteranno l'inaspettato successo del Movimento sociale italiano- Destra nazionale. La giovanissima giornalista Penelope Rocchi, detta Lope, deve tornare a Montefosco, dove è nata, per scrivere un pezzo su Ardito Richeldi, candidato nelle liste del MSI e coinvolto in uno scandalo legato al finanziamento di gruppi neofascisti. Ardito è stato ucciso dai colpi di una Ruby, pistola degli anni '30 di fabbricazione spagnola ormai sparita dalla circolazione. Spagna, 1936. Allo scoppio della guerra civile il comunista italiano Pedro e l'anarchico Bakunin – fuggiti dalle persecuzioni fasciste attraverso la Francia – si sono uniti alle Brigate Internazionali: è qui che Pedro ha incontrato la militante Golondrina, se ne è innamorato e con lei ha dato vita alla piccola Maria… C'è un filo rosso che unisce questi personaggi e le loro storie: toccherà a Lope Rocchi trovarlo, stringerlo tra le dita, riavvolgerlo fino a far luce su ogni evento. Perché solo le donne e gli uomini che sanno fare i conti con i fantasmi del passato sono davvero liberi.



Il rumore del ghiaccio, Peter May




Tra i ghiacci che ricoprono ormai da tempo le Highlands scozzesi, una giovane meteorologa si imbatte nel cadavere di uno sconosciuto. Il mondo sarà anche cambiato ma gli uomini no, e le ragioni per uccidere restano sempre le stesse. Il corpo di Charles Younger, un giornalista scomodo, viene recuperato in un ghiacciaio. Younger non era un escursionista e il suo ritrovamento in montagna ha una sola spiegazione: seguiva una storia. Questa almeno è l’opinione di Cameron Brodie, il detective arrivato da Glasgow per seguire il caso. Ormai a fine carriera, Brodie ha sulle spalle una diagnosi implacabile e varie ragioni, anche personali, per trovarsi sulle Highlands. E mentre l’ennesima tormenta taglia fuori dal mondo i villaggi scozzesi, Brodie ha la conferma di come il male possa annidarsi ovunque, più vicino di quanto potesse mai immaginare. «L’uomo è direttamente sopra di lei, incastonato nel ghiaccio. È a faccia in giù, con le braccia lungo i fianchi, occhi e bocca aperti, e la fissa come se fosse ancora vivo. Ma non c’è aria nei suoi polmoni, né vita nei suoi occhi. E l’urlo di Addie echeggia in tutto il Coire an dà Loch».




                          Quattro giorni o sempre, Sabrina Gabriele


La storia ha inizio a New York sui toni leggeri, frivoli e patinati di una festa di matrimonio. Fra gli ospiti Vittoria, arrivata da Londra insieme alla sfacciataggine della sua giovinezza, ed Elettra, triestina, borghese, degna rappresentante di una vita coniugale appagante e consolidata. Incorniciate dalla maestà della metropoli americana, le loro vite si confondono in un amore assoluto, primitivo ed eterno già dal momento delle presentazioni. Il tempo delle due amanti si dilata quindi nelle distanze, attraverso le maggiori capitali europee, si insinua fra le persone intrecciate alle loro vite, si snoda in un prima e in un dopo ricalibrati sull’idea, fino al loro incontro inconcepibile, di un amore sgangherato, fragile, perfetto. Una narrazione di dipendenza euforica, di segreti e tradimenti. Un ritmo incalzante di cuori al galoppo, di orgasmi sospesi, di esistenze sbranate a morsi che non conoscono giusti mezzi, di un amore trasfuso come una sostanza clandestina, iniettata nel sangue della vita, a celebrarla e ad abusarne in nome di un tempo eterno, assoluto e impossibile.



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