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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

Letteral_mente: Quel che affidiamo al vento, Laura Imai Messina -recensione-

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Il distacco, la nostalgia, il dolore del vuoto raccontati con delicatezza e dolcezza nel libro Quel che affidiamo al vento. Lagraziadeilibri vi farà scoprire la poesia della spiritualità orientale di Laura Imai Messina.  ph. Amazon Sinossi  Sul fianco scosceso di Kujira-yama, la Montagna della Balena, si spalanca un immenso giardino chiamato Bell Gardia, in mezzo a cui è installata una cabina, con un telefono non collegato, che trasporta le voci nel vento. Da tutto il Giappone vi convogliano ogni anno migliaia di persone che hanno perduto qualcuno, che alzano la cornetta per parlare con chi è nell'aldilà. Quando su quella zona si abbatte un uragano di immane violenza, da lontano accorre una donna, pronta a proteggere il giardino a costo della sua vita. Si chiama Yui, ha trent'anni e una data separa quella che era da quella che è: 11 marzo 2011. Quel giorno lo tsunami le sottrasse la gioia di essere al mondo. Ma quando a Bell Gardia Yui incontra Takeshi, la sua vita prende un c...

Fuori di pagina: i libri più belli da regalare e ricevere a Natale!

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Mancano pochi giorni a Natale , e in questo periodo gli amanti dei libri non possono fare a meno di desiderare o scegliere i libri adatti. Anche quest'anno, Lagraziadeilibri vi aiuterà nella scelta con le novità migliori selezionate  Se vi piacciono le storie su uno sfondo di attualità, questo è il regalo perfetto da ricevere o fare:  Le bambine non esistono, Ulkmina Manoori, Stephanie Lebrun Nonostante sia cresciuta sui monti afgani al confine con il Pakistan, in una zona molto tradizionalista, Ukmina sin da piccola va in bicicletta, gioca a pallone, si sposta da sola per le commissioni, parla da pari con gli uomini del suo villaggio. Il motivo per cui può farlo è perché Ukmina non esiste. È un fantasma. Undicesima dopo sette femmine e tre maschi morti in fasce, quando ha compiuto un anno suo padre ha capito che ce l’avrebbe fatta e ha sentenziato: «Tu sarai un maschio, figlia mia». È un’usanza diffusa in Afghanistan, tollerata anche dai mullah: una famiglia senza figli masch...

Amici di penna. Origini del Natale: no, non è una festa cristiana

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Arriva il Natale e, contrariamente a quanto molti pensano, non ha origini cristiane. Scopriamo insieme cos'è il Natale e come è arrivato da noi, con tutti i simboli che lo caratterizzano ph.Pixabay La Santa Romana Chiesa , e anche i suoi fedeli, identificano la data del 25 novembre con l'arrivo di Cristo sulla Terra, ed è per questo che la parola Natale è usata anche come sostantivo per indicare luogo o giorno della nascita (es.paese natale). La vera ricorrenza del 25 dicembre è il frutto di stratificazioni culturali che hanno mescolato rituali e simboli di diverse relgioni, a cominciare dalla Preistoria . Una datta indicativa che può spiegare le origini di questa festività è il solstizio d'invenro, il giorno 21 dicembre , ovvero il più breve dell'anno .  Gli uomini primitivi, durante questa giornata, cominciavano a usare il fuoco per poter vedere meglio nelle tenebre e scaldarsi, e da qui assurge il significato simbolico di tornare alla luce. Ciò è arrivato fino a noi...

Amici di penna. Il significato del Natale per bambini e adulti

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Scommetto che molti adulti provano nostalgia a ripensare al Natale di quando erano piccoli, alla magia e all'attesa dei regali, alle atmosfere di serenità, ai giochi, e soprattutto alle persone care che non ci sono più. Ma perchè le festività accentuano il senso di perdita? Ph. Pixabay Da qualche giorno è cominciato il conto alla rovescia per il Natale , forse la festa più attesa dell'anno dai piccoli, ma anche dai grandi. La sua atmosfera di magia, la fine dell'anno alle porte carica di promesse e l'attesa per i regali che tira giù dal letto anche i più dormiglioni, scalda gli animi di tutti e consente di riflettere su tante cose.  Ebbene, anche per gli adulti il Natale ha un determinato significato, non spensierato e sereno  come (giustamente) è  quello dei bambini. Spesso, questa ricorrenza per i grandi non è foriera di nuovi inizi, ma scandisce il tempo che passa , cosa che i piccoli ignorano, perchè possono permettersi di pensare in divenire; sempre avanti.  Arr...