Psyché. Impariamo a darci il giusto valore, e ce lo daranno anche gli altri
Uno degli aspetti più importanti della psicoterapia, è sicuramente il lavoro che ci fa fare sull'autoconsapevolezza. Prima di affrontare qualsiasi problema, infatti, è necessario che ci rendiamo conto del nostro valore e di ciò che meritiamo. Solo così potremo insegnare agli altri come trattarci e, soprattutto, come farci rispettare
Per molti anni mi ero convinta di non valere niente. Purtroppo, alcune esperienze e persone avevano confermato questa mia falsa credenza perché, probabilmente, erano già invidiose e cattive e avevano individuato nella mia autostima un punto debole da sfruttare.
Così, ho passato buona parte della mia vita a sottovalutare le mie capacità, a non accettare i complimenti (credevo fossero sarcastici), a sentirmi sola e insicura. Quelli dell'adolescenza, in particolare, sono stati anni difficili, durante i quali mi nascondevo e, quindi, non mostravo le qualità che avevo.
L'unica eccezione è stata la scrittura, grazie alla quale riuscivo a comunicare ed elaborare i miei tormenti, raramente le mie gioie.
Queste e molte altre cose le sto scoprendo durante la psicoterapia, che mi sta dando un aiuto prezioso ma che, di contro, ha anche dei risvolti emotivamente molto pesanti.
Mi è capitato di terminare le sedute con una grande stanchezza mentale, mi sentivo scossa. Lo psicologo mi ha detto che entrare in contatto con delle emozioni così intense come quelle che ho provato, può provocare questo tipo di reazione, quindi è normale.
Questo percorso pone una base fondamentale: scoprire se stessi, diventare coscienti dei propri pensieri ed emozioni, per poterli non controllare, ma accogliere e processare.
Uno degli aspetti più importanti della psicoterapia, è sicuramente il lavoro che ci fa fare sull'autoconsapevolezza. Prima di affrontare qualsiasi problema, infatti, è necessario che ci rendiamo conto del nostro valore e di ciò che meritiamo. Solo così potremo insegnare agli altri come trattarci e, soprattutto, come farci rispettare.
Dal canto mio, devo anzitutto impegnarmi a non ripetere gli schemi comportamentali che mi fanno insorgere pensieri distruttivi e ansia, e poi cercare di non dare più ascolto a quella voce nella testa che vuole scoraggiarmi e dirmi che non sono abbastanza, perché non è vero.
Non è la mia voce, ma quella di chi mi ha insultato, fatto soffrire e sentire inadeguata negli anni, alla quale ho creduto, che mi parla sempre in maniera sarcastica, beffarda, tagliente.
Uno degli obiettivi che voglio raggiungere sarà proprio migliorare il mio dialogo interiore, quindi essere più indulgente con me stessa, avere pazienza, tollerare i miei errori. Senza questi piccoli passi, il percorso diventerà davvero molto difficile. Solo ora mi rendo conto che non era possibile fare tutto da sola.
Se saremo in grado di modificare in meglio i nostri pensieri, quindi il nostro essere, la nostra vita prenderà esattamente la direzione che vogliamo anche se, naturalmente, non sempre tutto sarà perfetto e idilliaco. Bisogna mettere in conto eventuali fallimenti, ripensamenti, provare e riprovare, perché è così che funziona. Dobbiamo accettarlo.
Sto facendo tutto quello che posso per migliorare, sono sicura che sia sulla buona strada.
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