Letteral_mente. Il suo odore dopo la pioggia, Cédric Sapin-Dafour. -Recensione-

Il rapporto straordinario d'amore e tenerezza  viene descritto splendidamente in questo romanzo, a tratti doloroso, fra il cagnolone Ubac e l'autore. La Grazia dei libri racconta di quanto sia bello farsi stravolgere la vita da un amico a quattro zampe




Descrizione



Una pubblicità sul giornale locale cambia la vita di Cédric: i cuccioli di un bovaro del bernese cercano casa. L'idea di allontanare la solitudine con un nuovo compagno lo attrae e diventa una certezza quando incontra il cucciolo dal ‘colletto azzurro'. Solo la ricerca del nome è un'avventura. L'attesa è insopportabile, come quando due innamorati sono costretti a separarsi. Il suo arrivo è preparato con grande cura. Ubac, man mano che cresce, occupa, in ogni senso della parola, un posto sempre più essenziale nella vita del narratore. Un legame unico, naturale, assoluto in grado di far riverberare la gioia, il dolore, gli istanti irripetibili che cristallizzano i rapporti e l'inesorabile scorrere del tempo che li trasforma in ricordi. In alcune pagine, ci sembra di sentire l'odore tipico e riconoscibile del cane bagnato dalla pioggia, in quelle successive dimentichiamo persino che il protagonista sia lui e finiamo per assistere increduli e col cuore in gola allo stupefacente racconto della nostra stessa vita. È un libro ironico e commovente sugli incontri inattesi che ci regala il destino e che diventano legami indissolubili in grado di rivelarci chi siamo e quale sia la nostra idea del mondo e dell'amore.



Recensione 


Quando ho acquistato questo libro, la commessa mi aveva detto che avrei pianto. Così è stato. Sarà che, da quando sono dog sitter, il mio amore per i cani si è amplificato, ma non potevo non leggerlo e recensirlo. 
Questa è la storia autobiografica che l'autore ha scritto in memoria del suo cagnolone, Ubac. Senza retorica e, soprattutto, con grande spregio per l'antropomorfizzazione, Cédric Sapin-Dafour ci racconta com'è stato vivere con  altre due cagne: lui, che non immaginava di desiderare tanto un animale, ma poi si è accorto di non poter fare più a meno della sua compagnia. 
Con un'analisi molto lucida, ha affrontato temi spinosi per un amante degli animali, come la loro morte. Purtroppo, gli anni di vita dei cani valgono almeno sette anni più di quelli umani, quindi il tempo passato con loro è davvero sfuggevole e molto limitato. Con il suo lessico forbito, a tratti anche piuttosto complesso concettualmente, l'autore fa un invito ai padroni a godersi di ogni istante con il proprio cucciolo, di immortalare per sempre nel proprio cuore i suoi sguardi, le sue leccate affettuose, i momenti di gioco o riposo talmente vicini da sentire l'uno il respiro dell'altro. 
Quando arriva lo straziante momento di dirsi addio, il cane non ha paura, perchè sa di essere stato amato e, in fondo, non lo abbandonerà mai. 
Libro perfetto per chi ama farsi travolgere dalla tenerezza, una preziosa testimonianza di amore vero, forse il più autentico che si possa provare. 

Voto: 9 


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