5/22/24

Psychè: come imparare a vivere senza l'ansia?

L'ansia  monopolizza la vita della persona che ne è affetta. In un certo senso, si adatta a vivere con la sua presenza. Uno dei passi fondamentali di una terapia è  interrompere le strategie adattive per imparare ad agire senza il suo spauracchio. Non è affatto facile, ma nulla è impossibile



Ph.Pixabay



Cominciare a vivere. Questo è quello che succede dopo 6 mesi di terapia farmacologica. Alla fine dell'estate inizierò anche la psicoterapia, e quindi si aprirà un nuovo capitolo del mio percorso di guarigione, ma già da ora riesco ad apprezzare appieno i benefici. Naturalmente, e non smetterò mai di dirlo perché questi post sono esclusivamente il racconto della mia esperienza, ognuno ha reazioni diverse alle medicine, e a volte ci vuole un po' di tempo per trovare la terapia adatta. Nel mio caso, per fortuna, non è andata così. 


Ciò che mi conferma questa impressione sono i responsi delle persone che stanno intorno a me, e non è cosa da poco: appaio più tranquilla, allegra, non ho esplosioni d'ira, e sono anche più sicura di me. Ciò è dovuto al fatto che stia anche cercando di cambiare il mio atteggiamento mentale. Difatti, credo che la terapia sia un'ottima guida al cambiamento, ma per fare sì che funzioni, deve prima avvenire dentro di me. E mi sto impegnando con tutta me stessa. 

Sto provando a essere più ottimista, ad amarmi, a sostituire quelli che prima erano pensieri distruttivi con auto rassicurazioni e affermazioni positive. Il mio dialogo interiore è migliorato: sono più indulgente con me stessa, il sentimento di inadeguatezza sta lentamente affievolendosi, ho un'autostima decisamente più alta e intendo cambiare il mio modo di rapportarmi alle persone. Voglio imporre dei confini, donare ma pretendendo qualcosa in cambio, perché sono stufa dei rapporti unilaterali e dello sfruttamento emotivo. Bisogna imparare a pretendere un interscambio di idee, emozioni e condivisioni, altrimenti è meglio una sana solitudine. 


Il focus di oggi sarà proprio capire come cambiare il proprio assetto mentale. Poiché la cura sta avendo degli ottimi risultati, devo fare un ulteriore sforzo: imparare a slegarmi dall'ansia. Molti lettori si staranno chiedendo: è davvero possibile? 
Certo che sì! 

L'ansia  monopolizza la vita della persona che ne è affetta. In un certo senso, impara a convivere con la sua presenza. Uno dei passi fondamentali di una terapia è  interrompere le strategie adattive per imparare ad agire senza il suo spauracchio. Non è affatto facile, ma nulla è impossibile. 


La soluzione sembra banale, eppure è l'unica possibile: provare. Sperimentare. Accettare che esistono imprevisti, errori, soprattutto fallimenti. Ci saranno momenti in cui l'agitazione crescerà fino a diventare incontrollabile; ma solo con una graduale esposizione ai fattori scatenanti sarà possibile combatterla. E, magari, scoprire che siamo più forti e riusciamo a dominarla. 

Nella vita si impara per prove ed errori, e anche se a livello razionale è un concetto semplice, è molto difficile da mettere in pratica per chi soffre di questo disturbo. Ma la sfida è proprio questa: smettere di identificarsi in esso, di pensare sono ansios* (= ne sarò per sempre vittima), bensì sono affett* da ansia (= posso curarmi e imparare a gestirla). 

Per quanto mi riguarda, la guerra più difficile devo combatterla con la mia profonda insicurezza, che mi porta a essere iper-controllante, e refrattaria alla socializzazione: sono introversa e, secondo una recente analisi, ho anche problemi a fidarmi ed affidarmi agli altri. Devo lavorare anche su questo versante, perché devo imparare a lasciarmi andare, aprirmi di più e instaurare legami significativi. Anche in amore: devo rimettermi sulla piazza, detto in maniera spicciola, non nascondermi più. Anche se, per questo punto, vorrei aspettare che la mia guarigione sia completa. Non voglio cedere al bisogno, accontentarmi pur di non rimanere sola. Non sarò mai dipendente dalle persone, devo dipendere solo da me stessa.

Una relazione è l'ultimo dei miei pensieri. Ho passato troppo tempo ad assistere, supportare e amare gli altri a fondo perduto. Adesso la mia priorità assoluta devo essere IO. 


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