12/11/23

Amici di penna. Intervista a me stessa Pt.2

Sembra sia passato un po' di tempo da quando decisi di intervistare me stessa e riflettere, mettere a nudo i miei pensieri e i miei sentimenti, e credo che questa rubrica incarni un po' l'essenza di questo blog, ovvero raccontarmi. Ho deciso che è arrivato il momento di concedermi una seconda possibilità di farmi conoscere


Ph. Pixabay




Ben ritrovata. Siccome è passato molto tempo dall'ultima volta, direi che dobbiamo fare una bella chiacchierata. Come vanno le cose, oggi? 

Dall'ultima volta sono effettivamente cambiate un po' di cose. La più importante, che merita di essere menzionata per prima, è aver effettuato una visita presso uno psicoterapeuta. Avevo bisogno di capire cosa mi stesse succedendo, e così ho avuto la forza di chiedere aiuto. La diagnosi è arrivata: depressione e disturbo d'ansia lieve, in una forma per fortuna non grave. Non è molto diverso da quello che sospettavo, ma l'importante è che adesso mi stia curando, e soprattutto stia bene. Ho scelto di parlare del mio cammino verso la rinascita in una rubrica qui, sul blog. 

Come ti senti, adesso che hai intrapreso questo cammino e stai ricevendo quel supporto di cui avevi bisogno? 

Ci sono ancora molti problemi che devo affrontare, soprattutto per quanto riguarda alcuni miei tratti di personalità, ma  mi sento molto meglio. Grazie ai farmaci la qualità della mia vita è migliorata notevolmente: non ho più quei pensieri distruttivi che mi facevano sprofondare nella disperazione, dormo molto bene, il mio umore è stabile e decisamente alto per tutto il giorno. Inoltre, mi sento più serena, l'ansia da cui sono affetta è sotto controllo. 

Sono davvero contenta per te. Nonostante il successo della tua cura e i suggerimenti dello psichiatra, credi che ci siano ancora degli aspetti della tua vita che ti preoccupano o ti agitano? 

In questo momento mi sento come anestetizzata, vale a dire che non mi sto preoccupando molto del futuro o del passato, come facevo prima, piuttosto mi sto concentrando per cambiare il mio atteggiamento mentale, in modo tale da corroborare i progressi fatti. Sto cercando di abbandonare il pessimismo che da sempre mi ha caratterizzato ed essere più sicura di me. L'unico tentativo che finora è fallito, è quello di tornare a socializzare. Sono ancora chiusa, non ho voglia di rientrare nei giri culturali che frequentavo prima né di conoscere gente nuova. Il solo pensiero mi dà i brividi. 

Come spieghi questo tuo rifiuto? 

Mi sento delusa, soprattutto, ma ho anche il terrore di incontrare altre persone che mi facciano del male e soffrire di nuovo. Non mi ero accorta di essere invischiata in un rapporto tossico, e ho lasciato che le mie risorse emotive venissero prosciugate da una persona che non aveva il minimo rispetto per me, per i confini che avevo imposto, manipolatrice e che alla fine mi ha colpito nel mio punto debole: la bassa autostima

Per quanto riguarda l'amore, invece? Ci sono cambiamenti significativi oppure è tutto fermo? 

Alla luce di quello che ho vissuto, direi che l'amore sia un sentimento molto sopravvalutato. Oltretutto, viene visto come un antidoto alla solitudine e non come un sentimento che richiede dedizione e pazienza. Dovrebbe essere paritario invece, purtroppo, sempre più spesso diventa un'asimmetria, nella quale c'è chi ama di più, dona di più e, inevitabilmente, soffre di più. Io sono una di quelle, e ho capito che devo imparare a proteggermi e smettere di elemosinare, perché non me lo merito. Perciò, in questo momento non sento il bisogno di legarmi a nessuno, anzi credo sarebbe soltanto controproducente. Ho bisogno di ricostruirmi con tutti i pezzi che mi hanno sparso intorno. 

Per finire, un piccolo pronostico: siccome manca poco alla fine dell'anno, cosa desideri accada (o no) in quello nuovo? 

Anzitutto, vorrei continuare a essere tranquilla come adesso, e poi che si smuova qualcosa, si verifichi qualche piccolo scossone che mi sottragga a questa situazione di vita che è stabile, ma stagnante. Ho bisogno di piccoli, ma significativi cambiamenti che mi stimolino.

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