Amici di penna. Rapporto madre figlia: perchè è complicato?
Il rapporto con la madre è il primo che ogni figlio sperimenta nella sua vita, e sicuramente il più importante. Ma quello con una figlia implica una serie di luci, ombre, tante domande e magari poche risposte. Cosa spinge, allora, una figlia a diventare madre?
Per un figlio il rapporto con sua madre è sicuramente il più importante che possa mai instaurare nella propria vita, perchè è lei che dovrebbe (uso sempre il condizionale, perchè la Biologia non è una legge) curarlo, nutrirlo, educarlo e farlo crescere e, quindi, impara diverse modalità di attaccamento emotivo che influenzeranno le sue relazioni future. Nonostante ogni figlio sia a sè e, di conseguenza, i legami si sviluppino in modo diverso, non è possibile eguagliare quello tra una madre e sua figlia.
Le implicazioni emotive, talvolta distruttive, sono molteplici. Forse potrebbe scattare la molla della competizione, perchè due donne possiedono le stesse potenzialità ma anche diversi difetti e allora basta una piccola crepa nell'autostima dell'una o dell'altra per compromettere tutto. Buona parte di quello che diventerà la figlia, le sue conquiste, il suo amor proprio, le sue insicurezze, si devono alla madre.
Nelle nostre società occidentali e patriarcali, dove i servizi di cura sono esclusivo appannaggio materno, è molto facile che la figlia assorba il carattere, i comportamenti, interiorizzi norme e cultura della madre e, di conseguenza, potrebbe assomigliarle al punto da crearsi una reciproca dipendenza oppure, al contrario, un distacco totale.
Sembra tutto molto semplicistico, ma invece ha un fondo di verità, e finchè la figlia non prende coscienza delle possibilità ma anche dei limiti della genitrice, non potrà mettere in atto una sana ribellione. Noi non siamo i nostri genitori, e chi cresce con il mito di diventare come loro è molto ingenuo. In particolare, per le madri la tentazione di creare un clone di se stessa, soprattutto se è frustrata e sente di aver collezionato fallimenti, è molto forte. Comincia a pressare la figlia e tormentarla in modo estenuante affinchè sia come lei desidera, che corrispoda esattamente all'immagine che ha nella sua testa, non tenendo conto della personalità e aspirazioni.
Ciò che una madre pretende dalla bambina, dalla ragazzina e infine dalla donna che è sua figlia, non ha eguali con alcun figlio maschio, per il semplice fatto che si viene educati in modo diverso a seconda del genere di appartenenza (attenzione: non ho parlato di sesso biologico). Per cui, se sei femmina è molto probabile che ti vengano imposte molte più restrizioni perchè vieni vista come una persona da preservare, fragile e bisognosa di una guida. Inoltre, è molto più facile che ti giudichino se fai o non fai qualcosa: se sei single, se sei sposata ma non fai figli, se ti trucchi o appari sciatta, se ti vesti in modo provocante o al contrario sembri una monaca.
Se sei donna la società ti controlla, ti vorrebbe plasmare, colpevolizzare e sminuire, e molte di quelle che ora sono madri di giovani trentenni sono state cresciute con l'idea di sistemarsi come il fine ultimo di tutta la loro esistenza, e spacciano questo come uno dei valori tradizionali fondamentali a cui aderire. Magari, sono state disposte a sacrificare i loro sogni, le loro amicizie e la loro indipendenza credendo che ciò signficiasse diventare delle adulte responsabili. Ma, per quelle che avevano un minimo di coscienza che permettesse loro di comprenderlo, ciò ha solo generato un'enorme frustrazione che si riversava su quelle figlie che avevano tutto da guadagnare, mentre loro avevano già perso. Avevano perso se stesse, giorno dopo giorno, bugia dopo bugia.
Per questo motivo, molte madri non sono adatte a causa delle loro mentalità, retrograde, della loro cieca abnegazione e tendenza al giudizio, alla critica e alla denigrazione di quelle figlie così moderne e lontane da loro, così incomprensibili e terrificanti che osano disconoscerle come divinità. Ciò che negli anni, spesso, ha spinto una figlia a diventare madre era semplicemente un assurdo senso del dovere nei confronti di una comunità che comandava sul suo corpo e sulla sua mente.
I principali contrasti che avvengono tra madri e figlie, sono il rifiuto di un sistema di valori considerati intoccabili e il fatto che siano considerate eterne debitrici. Non esiste che una figlia, una donna, possa riscuotere il rispetto o la libertà a cui ha diritto, e che non è stato concesso, probabilmente, neppure a sua madre.
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