Amici di penna: prima volta da adulti, sdoganiamo un tabù
Quando si pensa al sesso si associano le esperienze giovanili, la scoperta dell'amore e quelle emozioni impetuose che appartengono solo all'adolescenza, ma c'è una percentuale di giovani adulti che hanno avuto tardi la loro prima esperienza, e per diversi motivi. Sdoganiamo il "sesso maturo"
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Ph. Pixaabay |
A quanto pare l'età media della prima volta si è abbassata molto, ultimamente. Ragazzi e ragazze si approcciano al sesso sempre più giovani e sempre meno consapevoli, colpa di una mancata educazione sessuale e sentimentale che non consente loro di vivere appieno un momento così importante.
Noi, e intendo me e voi lettori, non abbiamo paura di parlare di argomenti considerati scabrosi come questo, e anzi non dovremmo più considerarci pionieri. La mia e la vostra prima volta devono diventare un fatto politico, perchè la natura non può nè deve essere morale: non esiste il modo giusto di fare sesso e neanche un sesso giusto con cui farlo. il piacere non deve essere un segreto sussurrato e l'amore non è un segno sulla pelle e nel cuore.
Fatta questa premessa, posso arrischiarmi a dire che nemmeno l'età conta, ma non è della precocità che voglio scrivere, bensì l'opposto: non è obbligatorio fare l'amore (o sesso, a seconda dei gusti e delle situazioni) a sedici anni, anzi non bisogna farlo necessariamente.
Molte persone hanno avuto il primo rapporto in età adulta, e non per mancanza di occasioni, ma semplicemente per propria volontà, altre non sono interessate e sono scelte tutte assolutamente valide. In questa società la verginità è un concetto che crea un forte squilibrio tra l'immagine di uomo e donna nella società, in quanto se lui la conserva è uno sfigato, e se lei la perde una poco di buono. Questo è ciò che in gergo viene definito doppio standard, ovvero l'utilizzo di due criteri diversi per valutare i singoli nella stessa situazione.
Forse, il vantaggio di fare l'amore da adulti è aver raggiunto una certa maturità che consenta di vivere in modo appagante l'intimità, cosa che probabilmente un/a ragazzino/a non riesce a fare. E una scelta implica sempre responsabilità e soprattutto consenso. Anche da questo punto di vista, le nuove generazioni sono fortemente carenti. La colpa non è del tutta loro, ma di un oscurantismo dilagante che impedisce ogni forma di progresso e conoscenza.
Probabilmente non sono tanti gli adulti che abbiano deciso di aspettare o abbiano aspettato molto tempo, ma credo che quando si segua il proprio sentimento e ciò che si ritiene più adatto per sè, non si sbagli. O, se dovesse essere una scelta sbagliata, le conseguenze potrebbero non essere sempre disastrose.
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