9/18/23

Amici di penna. I figli so' piezz e' core...ma non sono tutti uguali

Secondo qualsiasi genitore del mondo, i figli sono uguali e si amano allo stesso modo, ma nei fatti, mi spiace dirlo, non è assolutamente così. I figli preferiti esistono: l'ometto di mamma o la principessa di papà godono spesso di privilegi che gli altri fratelli e sorelle non hanno, e continueranno a preferirli inconsciamente tutta la vita. Vi ritrovate in questa situazione? 


Ph. Pixabay




"I figli so' piezz e' core" recitava una famosa canzone di Mario Merola. Mi dispiace scontentare il re della canzone napoletana, ma a mio avviso non è esattamente così. So benissimo che ciò, in un'epoca di benpensanti e ipocriti suoni come un'eresia, ma non per questo metterò a tacere i miei pensieri. 
All'interno della stessa famiglia i figli si amano, certo, ma non tutti allo stesso modo. Ogni genitore del mondo risponderà a questa insinuazione estremamente indignato: "I figli sono tutti uguali". 
Non è vero nemmeno questo. 
I figli preferiti esistono: l'ometto di mamma o la principessa di papà godono spesso di privilegi che gli altri fratelli e sorelle non hanno, e continueranno a preferirli inconsciamente tutta la vita. Vi siete mai chiesti perchè? 
Ho riflettuto molto sul motivo che spinge alcuni genitori ad amare di più un figlio piuttosto che un altro, e sono giunta ad alcune conclusioni: 
- se è il primo, è il figlio che ha cambiato per sempre la vita dei genitori, realizzando il loro sogno, 
- fragilità di salute, bisogno di cure particolari (sarebbe la forma di preferenza più tollerabile e giustificabile), 
- affinità caratteriali, intesa 
- uno dei genitori si proietta nel figlio per farlo diventare un'estensione di sè.
Credo di poter avere voce in capitolo, dal momento che sono (e sarò per sempre) figlia, e quindi ho una visione della situazione piuttosto nitida. Penso che ogni figlio sia una persona ben distinta, con i propri bisogni e caratteristiche, che lo rendono diverso dai suoi fratelli e dagli altri nel resto del mondo. Quindi, è giusto che si evolva in maniera differente da chiunque, con buona pace di chi l'ha creato, che crede di poter decidere al posto suo. 
Quel che i genitori non capiscono, è che non si può nè si deve amare di più un figlio perchè somiglia a loro, perchè dietro questa predilezione si nasconde in realtà un bisogno egoistico di autoaffermazione che non è mai stato soddisfatto. La cosa più sconvolgente è che accade tutto in maniera assolutamente inconsapevole, perchè a livello razionale questa prospettiva viene, naturalmente, rifiutata. 
Credo che i genitori più scandalizzati all'idea, siano in realtà coloro  che mettono in pratica questo amore filiale selettivo senza accorgersene. Sempre in maniera inconscia, mettono il figlio preferito sotto pressione affinchè soddisfi le loro altissime aspettative (le stesse che avevano per se stessi), con conseguenze drammatiche in caso di fallimento. 
E gli altri fratelli e sorelle? Come si sentono? 
Questo attaccamento è così malcelato che di solito non faticano a notarlo, e realizzeranno presto che saranno svalutati per tutta la loro esistenza. Qualunque cosa accadrà, il preferito sarà sempre in una posizione di vantaggio, quel che lui dirà sempre ascoltato e, soprattutto, gli saranno perdonati errori e capricci. I suoi germani dovranno faticare il doppio per avere la metà dell'approvazione che lui riceve, e questo a lungo andare diventerà terribilmente frustrante. 
Anche le manifestazioni di gelosia non saranno mai colpa del figlio prediletto, che anzi sarà dipinto come una vittima degli scherzi e delle invettive crudeli degli altri fratelli, che in realtà invidiano le sue virtù (questa è l'immagine idealizzata). 
Se i genitori cominciassero a togliere la patina di impostura dagli occhi e iniziassero a comprendere che non sono divinità, ma esseri umani, potrebbero anche evitare di distruggere la vita di quei figli che hanno tanto desiderato, ma soltanto come loro cloni. 

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