2/09/23

Letteral_mente: L'esercito dei soli, Majid Capovani -recensione-

La solitudine e l'incomprensione possono portare a crisi profonde. La totale mancanza di ascolto e supporto può rendere fragili al punto da cercare una via di fuga. Questa è la storia di Romeo, un ragazzo italiano che, con l'inganno della promessa di una vita migliore, vedrà l'inferno dell'Isis con i suoi occhi. Lagraziadeilibri vi racconta il romanzo d'esordio di Majid Capovani: "L'esercito dei soli"





Sinossi

Romeo, un diciottenne deluso dalla società e dagli affetti, è irretito in chat da un gruppo di estremisti islamici. In una sera di maggio impulsivamente partirà per raggiungere il gruppo al campo di addestramento nella penisola del Sinai. Arruolatosi col nome di Majid Al'itali ben presto capirà di essere finito in un inferno. Un barlume di speranza arriverà insieme ad alcuni prigionieri quando conoscerà una giovanissima reporter rapita e detenuta insieme ad altri giornalisti. A partire da quel momento Majid, sostenuto dal suo grande amico Salah, farà del suo meglio per sottrarre la ragazza alle atrocità della prigionia. In un contesto agghiacciante dove vince il terrore, il dolore, il senso di colpa, dove si alternano rari momenti di bellezza a pulsioni di morte, pian piano si accenderà una luce che spingerà Majid a lottare. Una storia dura ma anche di amore e resistenza, che racconta la vita di una città controllata dal Califfato attraverso gli occhi di un "jihadista mancato" e di un ostaggio che sogna la libertà. Un racconto capace di portare alla luce uno spaccato sui foreign fighter, sottolineando quanto la mancanza di valori in patria possa generare scelte estreme.


Recensione 


Conosco l'autore di questo bellissimo libro da diversi anni, e ho assistito non solo alla sua crescita personale, ma anche a quella di scrittore. Conoscere la genesi di una storia e il suo padre letterario avvantaggia molto per un'eventuale recensione, anche se quando ho terminato di leggerlo, appena sette giorni dopo averlo ordinato, sono stata sopraffatta da una ventata di emozioni, parole, sensazioni. Ho dovuto prendermi qualche giorno di tempo per concentrarmi e raccogliere tutte le idee, e credo di essere pronta a scrivere. 

Il titolo "L'esercito dei soli" racchiude proprio la solitudine di quegli adolescenti che, vittime di violenza e  delusi dalla società, sognano una vita migliore lontana da tutto, di costruirsi una nuova identità, magari con un altro nome, essere protagonisti della loro esistenza. Quante volte siamo stati sedotti da questa fantasia?

Ciò che succede a Romeo è di essere entrato, in un momento di fragilità e disperazione, nella rete di un insospettabile utente sui social, che fa leva sulle sue insicurezze e sul  desiderio di riscatto. Gli promette una nuova vita, un nuovo nome, di mettersi a servizio di una nobile causa. Sarà addestrato come un soldato. 
Majid Capovani

Così, Romeo diventa Majid. Il giovane si renderà presto conto che non sarà il militare che proteggerà una popolazione, ma l'esatto contrario: diventerà uno spietato aguzzino, perchè l'inferno in terra in cui è arrivato ha il nome di Isis.  

Ha inizio il tormento interiore di un ragazzo che non si piegherà alla radicalizzazione, cioè non diventerà mai un estremista, ma anzi nutre un profondo rispetto per la sua fede islamica, e inorridisce quando assiste alle storpiature dei precetti fondamentali, e soprattutto all'uccisione di innocenti, definiti infedeli, in nome di Allah. 

I flussi di coscienza su questa sconvolgente realtà nascono tutti all'ombra di un bellissimo sicomoro, unico luogo di pace che il giovane jihadista troverà lontano dalle mura della città, e che assurge un po' a simbolo della sua grande spiritualità e bontà d'animo, che gli impediranno sempre di diventare uno spietato killer.  

Profondamente dilaniato dal senso di colpa, dal dolore fisico e spirituale e dal pentimento di una scelta a cui non potrà più rimediare, è un personaggio estremamente umano, perchè riesce ancora a soffrire in un contesto dove tutti sono abbindolati dal fanatismo e giocano con la morte, accecati dal senso di potere che li fa sentire più vicini a un dio di cui pretendono avere le sembianze. 

Ciononostante, in questo universo di morte senza fine, Majid godrà di brevi scampoli di felicità: Khalil e Salah, che diventano suoi migliori amici, e la vera rivelazione, che sarà anche la sua salvezza, cioè Giulietta. Lei è una praticante giornalista partita per l'Egitto per uno stage, e diventata ostaggio del Daesh insieme a colleghi di altri paesi. Vi lascerò scoprire la loro tenerissima storia d'amore e dedizione reciproca. Non mi sorprende affatto, dal momento che questo scrittore è una persona molto romantica e, per qualche giorno, ha fatto sciogliere il mio cuore ormai glaciale. 

Informazioni dettagliatissime sul funzionamento dell'Organizzazione, descrizioni dei luoghi, e addirittura inserti in lingua araba aiutano a calarsi ancora di più, completando un libro ben scritto e per il quale è stata fatta tanta ricerca. Sembra  veramente di essere in mezzo al Sinai!

Se consiglio questa prima opera? Naturalmente sì. 

Si tratta di una vicenda attuale, piena di crudeltà e grondante di violenza fisica e morale, ma il contrasto voluto con l'umanità e sensibilità del protagonista e dei suoi compagni di sventura, ha un effetto straordinario e commovente capace di smuovere e interrogare le coscienze. 

Voto: 9 

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