Amici di penna. La dura vita delle persone buone, che diventano cattive appena provano ad alzare la testa

La gente ha una specie di radar per accorgersi che sei una persona buona, e fa di tutto per approfittarsi di te. Ma, nel momento in cui la persona capisce di essere sfruttata o presa in giro e reagisce, non va più bene. Questo è il risvolto della bontà: quando provi ad alzare la testa e difenderti, diventi tu la cattiva 


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Mi ritengo una persona buona e sensibile, e questo è sempre stato il mio tallone d'Achille, perchè la gente davvero malvagia e falsa lo capisce immediatamente, ha come un radar per individuarti. Quando ti scopre, fa di tutto per sfruttare il tuo cuore tenero, tiranneggia, prova un sottile piacere nell'umiliarti e ferirti, perchè sa che perdonerai sempre tutto e sarai sempre un cagnolino fedele. Questo perchè sa sfruttare eventuali paure, come quella dell'abbandono

Una situazione del genere perdura se e quando la persona buona è incosciente del suo valore, soprattutto della forza di cui è dotata per ribellarsi, che solitamente non usa perchè fa di tutto per compiacere gli altri e si dà colpe inesistenti. Il suo parassita emotivo ne approfitta, e per rabbonirlo ha diversi stratagemmi atti a convincerlo che può fidarsi, ha stima per lei. 

Quando la persona buona si accorge (purtroppo non sempre) di essere presa in giro o si smuove dai maltrattamenti che subisce, può mettere in atto una forma di difesa che la fa diventare a sua volta cattiva. Non di rado accade che il vessato scateni la sua ira nei confronti del suo soverchiatore, con un atteggiamento che è un'esplosione di umiliazione, collera e disperazione. 

Anche a me accadeva non di rado di reagire nei confronti di chi si prendeva gioco di me, mi usava come propria discarica emotiva e poi, quando osavo alzare la testa, mi osservava indignato accusandomi di essere, al contrario di come volevo far credere, una vera e propria stronza. 
Usava il metodo della vergogna per spingermi a sottomettermi di nuovo, e all'inizio la spuntava, purtroppo. Questo, solo fino a che ero una ragazzina indifesa. 

Nessuno è  completamente buono al punto da farsi ridurre come uno zerbino, e se lo fa è perchè gli è stato insegnato che non può essere nient'altro. Gli hanno nascosto il suo potenziale per essere chi vuole, e difendersi. Ci sono persone che vengono convinte sin dalla nascita a sacrificarsi per il bene degli altri, che potranno essere amate solo se saranno gli altri ad amarle.  Ma non è così. Non deve essere così. 

Diciamo che è vero il fatto che  attraverso l'interazione e i feedback si capisce davvero quali siano i punti di forza e le debolezze, ma le persone hanno un valore a prescindere, e la bontà va solo a impreziosirlo. Non è certo una coercizione, o peggio, una forma di castigo che debba prosternare le persone buone. Soprattutto, è normale e sano che si arrabbino, e invalidare questa emozione inculcando la vergogna servirà, in certi frangenti, soltanto a fomentarla. 

Alla fine queste persone bene o maledette, a seconda dei punti di vista, hanno due scelte: diventare il trastullo delle persone veramente cattive, oppure puntare i piedi e alzare la voce. Perchè buoni sì, ma scemi no


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