1/09/23

Amici di penna. Perchè si abbandonano i buoni propositi e gli obiettivi per il nuovo anno?

Il 2023 è finalmente arrivato, carico di aspettative e buoni propositi. Ma perchè, sempre più spesso, le migliori intenzioni vengono abbandonate passando il resto del tempo a cercare di raccapezzarsi? 


Ph. Pixabay
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Tutti abbiamo delle aspettative sul nuovo anno che è iniziato e tutti, chi più chi meno, ci prefissiamo degli obiettivi o nuovi propositi da mettere in atto per migliorarci. 
Trecentosessantacinque giorni di tempo per farcela non sono pochi per realizzare i nostri piccoli, grandi progetti, Cogliamo l'opportunità per ricominciare da zero, iniziare ex novo oppure fnire, sperimentare. In un certo senso, un ciclo che ricomincia ci dona la speranza, poter avere nuove possibilità. 

Io, invece, che ho un pensiero divergente e guardo le cose con un distacco analitico che è nella mia natura, considero un nuovo anno come un'occasione per fermarsi, non correre verso il nulla. In una società che impone il raggiungimento di tappe, che ha perso il piacere della riflessione e del riposo, la corsa a fare di più e più in fretta possibile, è diventato impossibile prendersi del tempo. 
Il tempo non si può più prendere, si ruba oppure semplicemente non si ha. E non lo sia ha a disposizione nella misura in cui i doveri lo occupano. 

Qual è il senso di prefissarsi degli obiettivi che, puntualmente, non vengono mai raggiunti? Non si potrebbe usare il tempo, invece, per riflettere? Un tempo per raccogliersi e meditare, piuttosto che per fare e disfare senza alcun rigore logico? Senza prima un'attenta pianificazione, un'analisi dei veri bisogni della nostra persona, questi famosi scopi non saranno mai raggiunti, perchè non sarà chiara la direzione verso la quale procedere. 

Perchè i buoni propositi vengono abbandonati? 
Perchè nella frenesia del fare, di vedere già tutto bell'è pronto, ci si domentica di ascoltarsi e capire. Sicuramente molto gioca anche l'impegno personale e l'autodisciplina, ma la verità è che spesso è più forte la necessità di muoversi in maniera scoordinata, pur di muoversi, senza un minimo di organizzazione mentale. 

Il risultato è che si continua a correre alla cieca, con un grande dispendio di energie e le idee molto nebulose. Subentrano fatica e dubbi, perchè se non si ha una rotta certa da seguire la motivazione viene meno. 
Credo che, prima di imbarcarsi animati da un esagerato zelo, bisognerebbe rendersi conto delle proprie possibilità e stabilire traguardi commisurati. E non mi riferisco a motivazioni futili come perdere tutti i chili accumulati durante le feste, ma a come amministrare il denaro in maniera intelligente, per esempio, investendo, ma con un occhio per eventuali esigenze future, essere previdenti. 

Il nuovo anno deve essere un modo per migliorare la propria capacità di agire, e non solo l'agire in sè, di prepararsi, trovare modi per vivere meglio. L'evoluzione passa anche per l'adattabilità e la capacità di fronteggiare nuove situazioni con nuove strategie. E, per fare tutto ciò, bisogna che impariamo prima a cambiare dentro. 






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