11/21/22

Amici di penna. I tanti volti, luoghi e persone della violenza #25novembre

In occasione del 25 novembre, la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, credo che la riflessione più appropriata da fare sia sulle relazioni fra gli esseri umani, perchè la violenza ha tanti volti e si annida nei luoghi più sicuri. Spesso, a perpetrarla sono quelle persone che le dovrebbero amare. 





In alcuni paesi del mondo nascere femmine è una disgrazia. E le prime a dirlo sono le madri, sorelle, nonne, perchè consapevoli di ciò che le piccole dovranno affrontare nella loro vita a causa di una società che le odia, le etichetta, e sarà pronta a mettere sulla graticola ogni loro scelta, ogni parola pronunciata. Spesso, gli autori dei gesti di violenza più efferati sono i loro stessi padri o fratelli, perchè essa ha tanti volti, può essere perpetrata anche nei luogni più sicuri e dalle persone che dovrebbero amarle. 

Oltre alla violenza domestica, fenomeno che spesso viene sommerso a causa dei silenzi omertosi che mirano a proteggere la dignità della famiglia, esiste quella fra coniugi, compagni, fidanzati. Uomini che non vanno giustificati definendoli pazzi o malati, perchè i primi, proprio in virtù della loro disconnessione dal mondo, non potrebbero mai agire con tanta glaciale premeditazione, e i secondi sono concentrati sulla loro sofferenza. 

La verità è che quando un uomo picchia, ammazza o stupra, non è vittima di alcun raptus, non ha semplicemente voglia di fare sesso e, soprattutto, non è stata colpa della vittima. Una minigonna, un sorriso, una gentilezza come offrire da bere, oppure il fatto che sia ubriaca, non autorizzano nessuno a metterle le mani addosso e usare il suo corpo a piacimento. So di non essere la prima a precisare ciò, ma pare che nonostante le milioni di volte in cui queste frasi sono state pronunciate, le bestialità continuino. E le hanno fatte diventare retorica di piazza. 

E io, nel mio piccolo e da ex attivista, voglio destrutturare questi concetti che portano automaticamente alla colpevolizzazione della vittima e, soprattutto, all'assoluzione del reo. Dobbiamo spostare l'asse della nostra attenzione non sulla vittima, che è sempre innocente, ma su chi le ha fatto del male, perchè troveremmo parecchie nefandezze. 

Dalla notte dei tempi la donna è vista come il male, la tentatrice, dalla famosa storiella di Eva che disobbedì a Dio mangiando la mela del peccato. Perseguitate, torturate e condannate nei modi più atroci anche solo per un sospetto. Fateci caso: dalla caccia alle streghe a oggi non è cambiato assolutamente niente. 

Oltretutto, il civilissimo occidente non è civile nè tantomeno libero: non imporrà il burqua (e solo questo basta a considerare le popolazioni di fede musulmana come barbari), ma anche qui le donne sono costantemente discriminate e, sempre più spesso, ridotte al silenzio. O con la violenza, o con la morte. 

E che dire di quando era in vigore il delitto d'onore (purtroppo, di recente abrogazione) o, peggio, il matrimonio riparatore, al quale ricorrono ancora oggi? Venivano messe tali pezze perchè lo stupro, fino a non molti anni fa, era considerato un reato non alla persona, bensì alla morale pubblica. Se una donna veniva abusata, era la società che veniva offesa, che poteva indignarsi. La donna e il suo dolore non contavano niente, neppure agli occhi della Legge. 

Il 25 novembre per noi deve essere ogni giorno. Perchè le donne muoiono ogni giorno, e bisogna sradicare quella cultura della violenza secondo la quale "bisogna dargliele, ogni tanto, altrimenti pretende troppo". Purtroppo, essa viene appoggiata persino da altre donne, che vengono costantemente messe in competizione l'una contro l'altra dal sistema patriarcale, ed è il risvolto forse più odioso e miserabile di questo fenomeno. 

A chiosa di questo post, mi sembra doveroso e sensato divulgare il numero messo a disposizione per denunciare la violenza: 1522 

Nessun commento:

Posta un commento

Ti piace il mio blog? Seguimi anche su Facebook https://www.facebook.com/GraziaDeg87

Amici di penna: perchè lo scrittore non viene mai preso sul serio?

Nonostante molti non ci prendano sul serio, scrivere per noi è un lavoro. Il fatto che proprio nella patria di Dante Alighieri e altri illus...