10/31/22

Boo[k]! La storia delle streghe, le streghe nella Storia

Un grnde classico dei personaggi di Halloween, è la strega. Su di lei sono diffuse tante leggende e credenze popolari anche in Italia, ma pochi conoscono la sua vera storia, che comincia nel Medioevo e prosegue con la caccia da parte dell'Inquisizione 





Le streghe, nell'immaginario collettivo, sono delle donne vecchie e dall'aspetto orribile. Nel corso dei secoli sono stati individuati anche degli stregoni, ma venivano additate principalmente donne, di bassa estrazione sociale, e solitamente associate a particolari mestieri come levatrici, guaritrici o prostitute, per la loro conoscenza delle erbe officinali, in quanto la maggior parte della popolazione era povera e non poteva permettersi di curarsi con la medicina convenzionale. 

Addirittura, esistevano dei segni particolari che permettevano di riconoscere le streghe: capelli rossi, un neo nell'intenro coscia chiamato occhio del diavolo, politelia, ovvero la presenza di più capezzoli che permettevano, secondo le credenze, di allattare i demoni, e il possesso di un gatto nero. Vi erano addirittura delle persone esperte specializzate nella ricerca di tali segni, attraverso l'esame approfondito di alcune zone del corpo. 

Intorno al 1400 la Chiesa non considerava rilevante la stregoneria, ma successivamente le cose cambiarono grazie al libro di Johannes Nider, il Formicarius dove si parlava delle capacità delle streghe di creare malefici, ma anche della loro magia e delle varie pratiche, tra cui il Sabba. Esso gettò le basi per un'altra pubblicazione, e la più abominevole fu il famoso Malleus Maleficarum. A tal proposito, Papa Innocenzo III creò addirittura una bolla pontifica, presa a modello dagli inquisitori di tutta Europa, per combattere eresia, paganesimo e stregoneria.



L'ignoranza della società dell'epoca, come pure di quella moderna, e le proibizioni della Chiesa, portavano alla nascita di capri espiatori, sui quali riversare la paura e la frsutrazione per eventi inspiegabili come carestie, epidemie o cataclismi. Nel caso delle streghe, tale sistema si ergeva su una base di misoginia, secondo cui queste donne erano concubine di Satana, che fossero capaci sia di guarire che di far ammalare, o morire. 

La figura della strega incarnava tutto quello che era condannabile dalla religione cristiana: era libera, promiscua, senza marito o figli, anche perchè si credeva che utilizzasse i bambini per i propri rituali.

Anche in Italia l'Inquisizione agì con un vigoroso impegno. Il processo più noto per stregoneria fu quello che si svolse a Triora, in Liguria. Nella società rurale e ignorante dell'epoca bastava poco per cadere vittima dei pregiudizi, e in tale frangente vennero messe all'indice e condannate una ventina di sospette streghe ad opera di Gerolamo del Pozzo.

Queste donne furono arrestate e subirono delle torture inenarrabili per estorcere loro delle confessioni, e spesso e molte finivano per inventarsele pur di far cessare quel dolore inspopportabile. Una morì durante l'interrogatorio e un'altra si uccise, e venne imputato tutto ancora una volta all'intervento demoniaco. 

Molte donne, fra cui alcune di estrazione nobile, furono condannate al rogo, altre al carcere. Dopo il 1589, il Santo Uffizio intervenì per regolare e ridimensionare questi processi, fino alla completa abolizione. 

Si pensa che le superstiti siano state liberate. 


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