11/01/21

BOO(k)! Festival: Edgar Allan Poe, terrore, esoterismo e cosmologia

 

Al BOO(k)! Festival non poteva mancare uno dei classici della Letteratura horror, del mistero e della fantasia, Edgar Allan Poe. Ma è stato molto di più: sapevate che era interessato anche alla cosmologia e all'esoterismo? 





Dagherrotipo di Edgar Allan Poe, fonte Wikipedia




Edgar Annal Poe è noto nel panorama letterario e dagli appassionati del genere, per essere stato antesignano della letteratura horror, anche se prima ancora si era dedicato al Gotico, molto in voga tra i lettori degli Stati Uniti dell'epoca. 

Poe, infatti, si interesso di occulto, esoterismo e cosmologia: addirittura, nel suo saggio Eureka, scritto nel 1848, ipotizzò l'avvento del Big Bang circa 80 prima che fosse scoperto, e anche la risoluzione del paradosso di Olbers. Questo saggio, inoltre, non venne scritto con l'ausilio del metodo scientifico, bensì con quello della deduzione

Era affascinato, inoltre, da una corrente chiamata mesmerismo, grazie alla quale scrisse Rivelazione mesmerica. Si tratta di una persona che, durante il suo trapasso, raconterà la vita nell'Aldilà e del Regno delle Ombre. Ma, poichè si concentrò in particolare su racconti brevi, scrisse anche La verità sul caso di Mr Valdemar e Una storia delle Ragged Mountains, che tratta il tema della reincarnazione

Lo scrittore, in una lettera a James Russel Lowell, espresse anche la sua personale visione religiosa intrisa di panteismo, materialismo, ma anche fisica delle particelle e spiritismo. 

«La materia priva di particelle, che permea e spinge ogni cosa, è Dio. La sua attività è il pensiero di Dio – che crea. L’uomo e gli altri esseri pensanti sono l’individualizzazione della materia priva di particelle. 
L'uomo esiste come “persona” poiché è rivestito dalla materia (materia particellare), che lo rende individuo. Perché rivestita, la sua vita è rudimentale. Ciò che noi chiamiamo “morte” è la dolorosa metamorfosi. 
Le stelle sono l'involucro degli esseri rudimentali. Se non fosse per le necessità della vita rudimentale, non esisterebbe alcun mondo. Alla morte, il verme diventa farfalla, ancora materiale, ma composto di una materia non riconosciuta dalle nostre viscere, riconosciuta, occasionalmente, chissà, da un mesmerizzato, direttamente – senza viscere – per mezzo del medium. 
Dunque un ipnotizzato potrebbe vedere i fantasmi. Privato del rivestimento rudimentale, l’essere risiede nello spazio (ciò che ipotizziamo essere l’universo immateriale), passando attraverso ogni luogo, e impersonando ogni cosa, per pura volizione – conscio di ogni segreto, fatta eccezione per la natura della volizione di Dio – il moto, o l’attività della materia priva di particelle.» (Fonte: Wikipedia)


Da un punto di vista esclusivamente letterario, i famosi "Racconti del terrore" di Poe sono collocabili in al di fuori della dimensione canonica della critica letteraria, perchè neppure gli stessi critici dell'epoca riuscirono a inquadrare uno stile e un genere così innovativi. 

Le atmosfere  delle sue storie sono permeate da paura e mistero, e i suoi personaggi fortemente identificabili e caratterizzati da manie o comportamenti particolari. Vengono considerati non come persone fisiche e reali, ma come ombre, e questo ha spinto i critici a voler conferire dei significati allegorici, o addirittura interpretazioni freudiane. Tentativo, naturalmente, falliti. 

Dal punto di vista esoterico, i suoi scritti, le immagini letterarie suggerite (come quella che generò Moby Dick di Melville) e la descrizione dei personaggi, hanno anch'essi delle chiavi interpretative esoteriche. La sensazione è che nei racconti come "Gordon Pym", esista una dietrlogia studiata da altre discipline come Psicologia, Sociologia, Storia della Letteratura, al fine di sviscerare il contributo che ha dato alla società moderna. 

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