7/25/21

LitterArt Week: artisti che scrivono, scrittori che dipingono, e quelli che sentono con gli occhi

Spesso, la creatività di un individuo si estrinseca anche in più discipline artistiche. Sapevate che Michelangelo era bravissimo con le rime, o che il poeta Arthur Raimbaud si è cimentato nei ritratti? Per la giornata che inaugura la LitterArt Week, parliamo di talenti poliedrici e di una rara capacità che possiedono alcuni artisti: la sinestesia


ritratto di Arthur Raimaud, fonte StileArte 



Non è così inusuale che degli artisti riescano anche in settori artistici non di loro pertinenza. Succede che degli scrittori si dilettino nel disegno o nella pittura, e che dei pittori o scultori siano anche eccellenti poeti, o anche giornalisti. 
Questo è il caso di acuni nomi altisonanti del panorama artistico nostrano: per esempio, Michelangelo Buonarroti era capace di scrivere versi in rima, soprattutto poesia comica,che tenne all'attivo per oltre sessant'anni. Ma, per vederne la pubblicazione, bisogna attendere il 1623, quando il pronipote del Maestro decide di dare in pubblicazione le sue Rime. Lui aveva, dunque, una grande passione per la letteratura. 

Poeta d'amore, delicato e appassionato era invece Raffaello Sanzio, che ebbe già la sua prima volta con le lettere durante l'infanzia, grazie alla sua famiglia. Sono stati rinvenuti dei Sonetti nei disegni preparatori per le stanze del Vaticano, e a lui viene attribuito l'appellativo di poeta mutolo, ovvero un pittore che parla ed estrinseca la sua espressività anche  con le parole, e non solo con la pittura. Dallo stile petrarchesco e in linea con il gusto letterario dell'epoca, Sanzio si avvarrà dell'aiuto di Ludovico Ariosto, Baldasarre Castiglione e Pietro Bembo per realizzare gli affreschi nella Stanza. 

Il preraffaellita Dante Gabriel Rossetti, prima ancora di diventare un precursore, componeva versi struggenti per le donne, mentre Benvenuto Cellini fu un bravissimo scrittore memorialista. 

Per quanto riguarda gli scrittori, Herman Hesse ha realizzato dei simpatici quadri, quando non era occupato nella stesura di Siddharta, Arthur Raimaud e Baudlaire si dilettavano con i ritratti, George SandeHenry Miller e Apollinaire dipingevano.
 

La sinestesia: vedere con le orecchie e sentire con gli occhi 


Un'altra sorprendente capacità che possiedono alcuni artisti, che siano pittori o musicisti, è quella definita sinestesia. Si intende una percezione di stimoli sensoriali in contemporanea, ovvero riuscire ad attivare la vista ascoltando un brano musicale,oppure sentire dei suoni osservando i colori. 

Si tratta di un processo percettivo e non cognitivo, che coinvolge una pluralità di organi deputati alla raccolta degli stimoli, ed è qualcosa di affascinante ma anche poco conosciuto e incompreso.

Vi sono diverse forme di sinestsia: la più comune è quella grafema-colore, quella tattile, quella lessicale-gustativa. Tra i nomi più celebri, troviamo Kandisky e Mozart. 



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