Giornata d'autore: Franz Kafka, "Il processo"
Come ogni lunedì riparte la rubrica "Giornata d'autore", che si occuperà di autori e autrici, ma stavolta si focalizzerà sulle loro opere. Per la prima giornata, ho deciso di parlare di Kafka e del suo "processo", forse una delle sue opere più importanti e note
Il processo (titolo originale Der prozess), è un romanzo datato tra il 1914/1917, ma pubblicato dopo la morte dell'autore, nel 1925. Franz Kafka nella sua vita ha scritto solo dei racconti, tra cui Le Metamorfosi, ma è grazie al suo amcio Max Brod se oggi possiamo leggere romanzi come Il processo, Il castello e America: a lui, infatti, l'autore affidò le sue opere, incaricandlo di distruggerle. Questa opera è carica didiversi significati significati simbolico-religiosi, ma anche del rapporto conflittuale con suo padre (Lettera al padre) e di quello controverso con il mondo ebraico.
Il processo
K si conciferà con la signorina Bürstner, la quale lo tratterrà a lungo per un incontro apparentemente inutile, e poi la bacerà in mezzo al corridoio della casa.
Il famigerato processo, al quale arriverà in ritardo di un'ora, si terrà in un quartiere popolare di Praga, dentro un condominio che è in realtà un labirinto.
Si reca in un grande sottotetto, nel quale ci sono delle persone che lo attendono, e che presto danno inizio alla seduta formulando delle accuse assurde contro di lui. Josef, naturalmente, compie un'apologia per discolparsi e uscire da quella situazione illogica. Così va via insultando i presenti.
Ha così inizio un'intricata e grottesca vicenda, in cui lui viene tacciato in modo categorico, e sembra che più tenti di difendersi e più comprometta la sua situazione. A josef K si prospettano tre possibilità: l'assoluzione completa, l'assoluzione apparente, e il rinvio a tempo indeterminato.
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