Letteral_mente: Nanà, Emile Zola -recensione-
Nanà è una prostituta, uno scarto della società borghese perbenista parigina, ma è anche afflitta da tormenti interiori che le impediscono di vivere un amore autentico, e si limiterà sempre a fare la mantenuta. Colei che viene imprigionata a teatro nel ruolo di cocot, è in realtà simbolo della libertà sessuale femminile, l'esplosione libidinosa del'ipocrita società francese Sinossi Nata nei sobborghi parigini, Anna Coupeau, con il vezzeggiativo di Nanà, diventa la ragazza di tutti, l'idolo delle folle, un'affascinante attrice di varietà sfruttata da avidi impresari, una “divoratrice di uomini” che dà piacere, ma toglie la pace e porta alla rovina, nella sua fatale e tragica ascesa sociale, tutti i suoi nobili e ricchi amanti. Cortigiana persa nel vortice della passione, Nanà è a un tempo corruttrice e vittima, una “mosca dorata” che vola nello sfacelo senza più salvezza e nel falso splendore del Secondo Impero di Napoleone III. Recensione Personaggio ambivalente e co...